ENDLESS [LP]

Pochi artisti trasudano tanta passione e dedizione per il loro mestiere quanto Tom Marshall (AKA Marsh). Da quando è apparso per la prima volta sulla scena della musica elettronica a metà degli anni 2010, Marsh ha scolpito un suono unico e pieno di sentimento che ha affascinato i suoi ascoltatori e gli è valso una base di fan in rapida crescita e intensamente devota. Il prossimo album di Marsh, “Endless”, segue due lavori precedenti: il suo debutto nel 2017 “Life On The Shore” e il suo acclamato LP di debutto di Anjunadeep, “Lailonie”, l’ultimo dei quali ha accumulato oltre 20 milioni di stream fino ad oggi. Marsh ha anche una serie di brani ampiamente supportati nella sua discografia. “Come Together” (con Nox Vahn), “Little Darling” e “Lost In You” in cima alle classifiche di Beatport sono alcuni dei suoi brani più amati, che hanno ottenuto il supporto dei più grandi artisti di musica elettronica, tra cui Joris Voorn, Pete Tong, Diplo e RÜFÜS DU SOL. I due anni trascorsi da quando Marsh ha pubblicato il suo precedente album “Lailonie” hanno visto Tom spostarsi negli Stati Uniti e girare il mondo, un mondo che si sta rapidamente aprendo dopo la pandemia. Questo stile di vita vorticoso e semi-nomade ha ispirato il suo terzo album d’artista “Endless” e gli ha fatto fare il punto sui suoi valori. Nelle sue stesse parole: “Ho scritto l’intero album in movimento, scrivendo da così tante case diverse. A un livello più profondo e più spirituale, questo mi ha portato a chiedermi cosa sia veramente casa e come vivremo dopo questa vita”. “Endless” comprende dodici canzoni memorabili, che vedono la collaborazione con la cantante Jodie Knight, Leo Wood e Mariel Beausejour. Attingendo a influenze diverse come i ricchi suoni di trance degli anni 2000 che hanno fatto da colonna sonora alla sua adolescenza, e la musicalità di gruppi drum & bass crossover come Pendulum, il nuovo disco di Tom è forse la sua portata più ampia. Aprendosi con la sottile prima canzone “Pneuma”, l’album passa dall’emotivo e lirico su brani come “Sleep” e “Forgiveness”, alle melodie di piano house di “Reminiscent” e ai ritmi fluidi e spezzati di “Blue”, tutti uniti dall’innata calda musicalità di Marsh.