Kvelertak è il gold standard nella musica estrema punk, adiacente al black metal, classica che adora il rock. La band descritta da Revolver come “bestie da festa rock and roll annerite”, con le loro armonie a tripla chitarra e un mucchio di testi scritti nel loro nativo norvegese, è davvero diversa da qualsiasi altra. “Su Endling, raccontiamo le storie degli uomini e delle donne estinti e morenti della Norvegia”, spiega il chitarrista e cofondatore Vidar Landa. “Miti, cultura e rituali vecchi e nuovi prendono vita, il folklore che non si adatta al concetto di una serie TV. Vichinghi e troll sono per la televisione. Questo è il vero affare”. La band ha registrato la maggior parte delle canzoni dal vivo in studio, e solo una a un clic, risultando in una sensazione cruda e organica. I riff e i toni sono vari come il pubblico di Kvelertak si aspetterà, con scoppiettante immediatezza e spirito in tutto. C’è anche una nuova strumentazione, come pianoforte e sintetizzatore, stratificata tramite sovraincisioni. Endling è allo stesso tempo il lavoro della band più semplice e ambizioso della loro carriera.
1. Krøterveg Te Helvete2. Fedrekult3. Likvoke4. Motsols5. Døgeniktens Kvad6. Endling7. Skoggangr8. Paranoia 2979. Svart September10. Morild