FOURSIGHT – STOCKHOLM VOL. 1

CARTER RON

EAN cod.

0798747713924

Label

IN & OUT RECORDS

Publication date

11/10/2019

In Stock

16,67

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Le corde vibrano delicatamente. Il suono è preciso, chiaro e delicato. Le sue dita sembrano danzare senza peso lungo il manico di legno. Nessun altro suona come Ron Carter. Il suo contrabbasso produce spesso un ritmo così nitido da sembrare un basso elettrico, ma il suono è sempre profondamente acustico. Al suo fianco il batterista Payton Crossley e il pianista Renee Rosnes mostrano la loro grande intesa con il contrabbassista, mentre il nuovo arrivato del quartetto “Foursight”, il sassofonista tenore Jimmy Green, mette in luce il suo talento. «Tra di noi, nessuno sa esattamente cosa succede, nè quando – spiega Carter – Questo è il motivo per cui ogni concerto è una vera sfida. Suoniamo quasi sempre da 35 a 40 minuti senza sosta all’inizio. Nessuna pausa, solo lievi cambiamenti che segnano l’inizio di una nuova canzone. Se fossimo una band di musica classica, si tratterebbe di sinfonia con cinque movimenti. Questo genere di cose funziona solo con questa band!». Carter vede se stesso come un collettore di energie creative, una guida gentile e poco appariscente il cui impulso detta la direzione, ma che non intacca mai l’immaginazione e il talento soffocandolo con il proprio ego. Il pubblico del Jazz Club “Fasching” di Stoccolma ha potuto apprezzare dal vivo le doti di Carter e del suo quartetto nel concerto del 17 novembre 2018 presentato in questo cd. Il concerto si apre con una serie di brani concatenati: “Cominando “, che trasporta lo spirito degli anni Sessanta nel 21° secolo; “Joshua”, in ricordo del vecchio amico e partner Miles Davis; il sognante “Piccolo valzer”, l’allegro “Seguaro” e una breve ripresa di “Cominando”. Successivamente il quartetto ricorda la compianta pianista Geri Allen con il blues “Nearly” e Chet Baker con “You And the Night And the Music”. «Non devi strafare durante una registrazione dal vivo – spiega Carter – È come dare un concerto privato in un salotto. Bisogna essere come un ensemble da musica da camera che sviluppa il potere di una grande orchestra senza mai esagerare. Senza dubbio siamo riusciti a farlo a Stoccolma. Ecco perché adoro questo CD!». Ron Carter ha suonato nelle sale da concerto più eleganti, ma anche nei jazz club più desolati, sa bene quindi che il jazz può anche essere una lotta con i rumori ambientali. I bicchieri che tintinnano nella quarta fila, qualcuno che si schiarisce la gola nella prima, il cigolio della porta della toilette sul retro: il veterano Carter ha ormai imparato a gestire queste incursioni della realtà circostante in modo molto rilassato, quasi inglobandole nel suono della band. Paziente, riflessivo e forte della sua naturale autorità, Ron Carter tiene le fila della band, crea relazioni e guida il corso della serata con toni incisivi. Non una nota di troppo, ma lo spazio giusto per lasciar respirare le pause, continua a far vivere la musica nella testa degli ascoltatori. «Molti dei miei colleghi si concentrano ancora sui loro assoli. Io mi concentro sulla musica e sul momento speciale che sto vivendo – spiega Carter – Quando mi sento pienamente immerso nel momento, ne gioisco ogni volta».

1. Cominando2. Joshua3. Little Waltz4. Seguaro5. Cominando, Reprise6. Nearly7. You and the Night and the Music

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