1730. In quel di Capodimonte due famiglie combinano unioni senza tener conto dei sentimenti dei relativi interessati. Figlia dell’anziano Marcaniello, Luggrezia dovrebbe maritarsi a Carlo, le cui due nipoti, le sorelle Nena e Nina, in cambio, verrebbero prese in moglie rispettivamente dallo stesso Marcaniello e da suo figlio, Don Pietro, che invece gioca a corteggiare la serva Vannella. Sotto sotto, però, sia Luggrezia che le due fanciulle sono innamorate di Ascanio, un bel giovane cresciuto in casa di Marcaniello. Dal canto suo, Ascanio, ricambia sì l’amore di Luggrezia, ma sa che deve mettersi da parte in favore dei progetti di Marcaniello. Tali premesse non possono che “scombinare” le promesse matrimoniali, così come scambiare i relativi promessi sposi. Rappresentata al Teatro alla Scala nel dicembre 1989, con la direzione di Riccardo Muti e la regia di Roberto De Simone, è un’edizione più unica che rara di Lo frate ‘nnamorato.