GERMAN AND AMERICAN SONGS

Dice il soprano Karin Schmidt che un musicista deve – o dovrebbe – incidere dischi soltanto quando sente l’esigenza di farli. E’ la sua risposta ai critici che le rimproverano il suo silenzio discografico dopo i due eccellenti cd realizzati con l’accompagnamento di due illustri pianisti, rispettivamente Antonio Ballista e il russo “classico e jazz” David Gazarov. La cantante sostiene che un disco è più impegnativo di un concerto. Il concerto passa e va, e non è difficile dimenticarlo; il disco invece rimane a disposizione di chi lo acquista, può essere ascoltato più volte e mette in maggiore evidenza pregi e difetti. Perciò bisogna farlo nel migliore dei modi possibili, dopo averlo pensato e maturato a lungo: Karin Schmidt è profondamente convinta di questo, al punto che non ha voluto utilizzare nemmeno l’ottima registrazione del concerto che tenne nel 2003 in quartetto per il Teatro alla Scala, per via delle inevitabili imperfezioni delle incisioni “live”. Ma eccola adesso, finalmente, con il suo affiatato quartetto abituale (Paolo Alderighi pianoforte, Roberto Piccolo contrabbasso, Nicola Stranieri batteria). Ed è, come lei vuole, al suo meglio in tutto: bello il disco come oggetto, belle le foto della protagonista, splendidi i 15 brani tedeschi e americani e le interpretazioni creative dei quattro esecutori. Si possono apprezzare musiche di Kurt Weill, Duke Ellington, Pete Seeger, Franz Lehar e altri in originali versioni crossover.