GIARDINI: UN ITALIANO A LONDRA
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L’Accademia dell’Annunciata, una delle realtà più promettenti nell’ambito italiano dello studio del repertorio Barocco e Classico con strumenti originali, porta alla luce un’opera inedita del torinese Felice Giardini, i 6 Concerti Op. 15 per violino e orchestra. Eccezionale interprete è Giuliano Carmignola affiancato dall’ensemble diretto da Riccardo Doni. Un’esecuzione spumeggiante, un progetto atto a riaffermare il nostro patrimonio musicale e culturale ricco di tesori inediti da riscoprire ed eseguire.
Dalla fine del ‘600 e per tutto il ‘700, non sono pochi gli artisti italiani che, abbandonato il vecchio continente, affollano le strade di Londra alla ricerca di fortuna, diffondendo la cultura italiana. Intorno alla seconda metà del XVIII sec. infatti, Londra diventa il principale centro di fruizione d’arte nel mondo. La musica barocca è ormai al tramonto. I musicisti inglesi più rappresentativi del barocco stanno ormai uscendo di scena: Purcell muore nel 1695, e Händel morirà nel 1759. Si crea un “vuoto” che verrà riempito da una schiera di musicisti tedeschi e soprattutto italiani, costituita da cantanti e giovani talentuosi virtuosi di violino, compositori e direttori d’orchestra, che arrivati a Londra gravitano intorno alla principale Istituzione dell’Opera italiana del tempo rappresentata dal King’s Theatre. In questo contesto culturale si inserisce, a partire dal 1750, anno del suo arrivo a Londra, la figura di Felice Giardini, virtuoso di violino dotato di sorprendenti capacità esecutive ed espressive, compositore, direttore d’orchestra e imprenditore in contatto con i maggiori artisti, letterati e intellettuali del tempo. Testimonianze di contemporanei illustri lo riconoscono come il più importante violinista nell’Inghilterra di quegli anni e dominerà la scena musicale inglese per circa 20 anni. Di origine francese, nasce a Torino il 12 aprile 1716. Il padre lo avvia presto agli studi musicali e a nove anni lo manda a Milano a studiare canto, composizione e clavicembalo sotto la guida di Giuseppe Paladini, maestro di Cappella in San Simpliciano. Dimostra però una particolare attitudine per il violino, così torna a Torino per proseguire gli studi con Somis (allievo di Corelli), già maestro di Viotti e Pugnani. Giardini in seguito intraprende una carriera solistica che lo porta ad esibirsi presso le maggiori corti europee, da Berlino a Parigi dove diviene famoso sotto il nome di Dejardins. Il debutto londinese avviene nel 1750 con un concerto di beneficenza, dove affiancava la celebre soprano Francesca Cuzzoni (1696-1778), grande interprete di ruoli haendeliani. Il Burney, presente alla serata in qualità di critico musicale, scrive che Giardini “rubò” la scena alla primadonna con una performance straordinaria. Grazie a questa serata, Giardini si afferma come violinista di fama e inizia una ascesa artistica che lo porterà ad esibirsi nelle più importanti sale da concerto come la Great Room in Dean Street, della quale promosse anche le stagioni del 1753 e del 1755 in qualità di Direttore Artistico. Riceve il supporto dei membri dell’aristocrazia londinese come Lady Bingley, nobildonna molto attiva nel promuovere la cultura musicale e, successivamente, dei Duchi di Gloucester e di Cumberland. A quest’ultimo saranno dedicati i “Six Concertos in 7 parts, for solo violin op.15, London, 1772” che sono oggetto di questa registrazione. Per questa incisione discografica realizzata dal M.° Carmignola e dall’orchestra dell’Accademia dell’Annunciata è stata utilizzata l’edizione londinese del 1772 degli editori Longman and Broderip (ristampata dagli stessi nel 1780) conservata presso la Biblioteca Nazionale di Madrid.
CD1. Concerto per violino n. 1, op. 15: I. Allegro2. Concerto per violino n. 1, op. 15: II. Adagio3. Concerto per violino n. 1, op. 15: III. Allegro spiritoso4. Sinfonia n. 6, op. 6: I. Allegro5. Sinfonia n. 6, op. 6: II. Andante più tosto adagio6. Sinfonia n. 6, op. 6: III. Allegro molto7. Concerto per violino n. 2, op. 15: I. Allegro8. Concerto per violino n. 2, op. 15: II. Adagio9. Concerto per violino n. 2, op. 15: III. Allegro assai10. Concerto per violino n. 3, op. 15: I. Andante11. Concerto per violino n. 3, op. 15: II. Adagio12. Concerto per violino n. 3, op. 15: III. AllegroCD1. Concerto IV, op. 15 in Sol maggiore: I. Allegro assai2. Concerto IV, op. 15 in Sol maggiore: II. Adagio3. Concerto IV, op. 15 in Sol maggiore: III. Allegro4. Ouverture IV, op. 17 in Do maggiore: I. Allegro maestoso5. Ouverture IV, op. 17 in Do maggiore: II. Andante6. Ouverture IV, op. 17 in Do maggiore: III. Allegro ma non troppo7. Concerto V, op. 15 in Si bem. maggiore: I. Allegro8. Concerto V, op. 15 in Si bem. maggiore: II. Adagio9. Concerto V, op. 15 in Si bem. maggiore: III. Allegro con spirito10. Concerto VI, op. 15 in Mi bem. maggiore: I. Allegro11. Concerto VI, op. 15 in Mi bem. maggiore: II. Adagio12. Concerto VI, op. 15 in Mi bem. maggiore: III. Allegro