Haydn scrisse i Trii con uno o più flauti traversi pensando al mercato inglese: oltremanica, infatti, il flauto era particolarmente apprezzato dall’aristocrazia, alla quale offriva un piacere illimitato senza richiedere troppa fatica. Il suo Trio Hob. XV/15-17 presenta il flauto insieme al violoncello e uno strumento a tastiera, ed era stato commissionato da un editore londinese. I “Trii londinesi”, invece, sono stati concepiti in occasione del suo secondo viaggio in Inghilterra, e sono caratterizzati da un serrato dialogo tra i due flauti. In tutti questi Trii, l’inventiva di Haydn è al suo meglio. Ci delizia con una profusione di eleganza, sorprese, allegria e leggerezza, pur non trascurando momenti di intensa espressività. Le sezioni in modo minore, in particolare, sono spesso venate di una profondità che non ci si aspetterebbe di trovare in opere concepite per la gioia degli aristocratici. La superba padronanza della scrittura strumentale di Haydn traspare anche dalla sua capacità di impiegare uno stile quasi sinfonico nonostante la relativa esiguità delle forze esecutive, senza mai perdere la proverbiale trasparenza del suo stile. Insieme, queste opere ci offrono molti stimoli, sia per l’intelletto che per il cuore; e possiamo facilmente immaginare cosa, nella musica di Haydn, abbia attratto così profondamente l’immaginazione dei suoi primi ammiratori inglesi..
1. Allegro – Trio No. 15 in D major Hob: XV2. Andantino3. Vivace assai4. Allegro5. Andante6. Finale7. Allegro8. Finale tempo di Minuetto9. Allegro moderato – Divertimento No. 1 in C Major Hob: IV10. Andante11. Vivace12. Andante con variazioni e allegro – Divertimento No. 2 in G Major Hob: IV13. Spiritoso – Divertimento No. 3 in G Major Hob: IV14. Andante15. Allegro16. Allegro – Divertimento No. 4 in G Major Hob: IV