La scena hardcore punk svedese dei primi anni ’80 era vibrante e ampia, con movimenti underground che producevano estremi sorprendenti. Questa originaria pubblicazione in cassetta, limitata a 300 copie nel 1984, è stata la prima della leggendaria etichetta Uproar, a contrapporre il proto-grindcore degli Asocial, dalla cittadina di Hedemora, al classico thrash di Bedrövlers, dall’altrettanto piccolo paese di Fagersta, il cui nome si traduce approssimativamente in Miserablerz, termine assegnato loro da un autista di autobus a cui non piaceva il loro rumore discordante.