IGLOO
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Remo Anzovino raggiunge con il suo terzo album Igloo il sogno di abbattere le barriere e di fondere una piccola moderna sinfonia con una serie di duetti contemporanei ricavati su alcune tracce tematiche della stessa sinfonia. Dove il pianoforte duetta volta per volta con una batteria, un sax, una tromba, una chitarra, un contrabbasso, un clarinetto. Nell’idea che la musica non conosca confini e steccati e che la composizione oggi possa fondere il classico con il moderno. L’Igloo è solo il simbolo di questo cercare, di questo guardarsi e vedersi vivere. Un luogo in cui entrare e dal quale osservare il mondo esterno, per poi uscirne, lasciare che si squagli e riprendere il cammino nel mondo contemporaneo. Dunque ancora una volta il talento straordinario di questo giovanissimo compositore, tra le vere novità uscite nella musica italiana di questi ultimi anni, si confronta con la sua stessa musica in un’ansia frenetica di costruire e destrutturare i suoi stessi temi e linee melodiche. Arrangiando l’orchestra come le parti dei singoli strumenti con i quali il suo pianoforte si trova a duettare.
Ad illustrare graficamente questo viaggio in musica è stato chiamato Davide Toffolo (rinosciuto da tutti come il più illustre fumettista underground italiano, oltre che leader della rock band di culto Tre Allegri Ragazzi Morti) che ha immaginato questo mondo musicale con un concept grafico fortissimo e moderno. Due orsi, altri da se stessi, che osservano un relitto di ghiaccio, come un avanzo di grattacielo, avanzare nel nulla.
Igloo è diventato così una vera e propria piccola sinfonia moderna, dal sapore anche fortemente cinematografico ed evocativo, nella quale vengono descritti i sentimenti e le emozioni umane, in un susseguirsi di musiche dove ai movimenti sinfonici codificati – affidati ad una orchestra di oltre 40 elementi – fanno da contrappunto i duetti tra Anzovino ed alcuni tra i più grandi strumentisti italiani sulla scena internazionale: con il clarinetto di Gabriele Mirabassi, con la batteria di Franz Di Cioccio (PFM), con il contrabbasso di Enzo Pietropaoli, con la chitarra di Bebo Ferra, e con i due TOP JAZZ 2009 (il referendum annuale indetto dalla storica rivista Musica Jazz) Francesco Bearzatti per il sassofono, Luca Aquino per la tromba. Un disco che rappresenta anche un ideale ponte tra la musica classica ed il jazz più contemporaneo. Un progetto fortemente innovativo in cui ogni steccato di genere è abbattuto, ed in cui suoni e personalità artistiche apparentemente distanti si incontrano, su un terreno comune, nel rifugio della più vera creatività.
1. Igloo2. Tempo tempesta3. Aria4. Prima luce5. Macerie6. Attorno al fuoco7. Vortice8. Fame9. Tregua10. Giostra11. Eco di un canto12. Ci sei anche tu