LETTER TO KAMILLA – MUSIC IN JEWISH MEMORY

Mosaic Voices è il coro residente alla sinagoga del New West End, a Londra. La sinagoga, progettata nel 1877 dall’architetto scozzese George Audsley, è un capolavoro dell’architettura vittoriana, nota per la sua bellissima acustica corale. Gran parte del materiale di questo album è quindi musica cantata da Mosaic Voices, in ebraico, durante le funzioni religiose e le feste, di cui questa musica costituisce un elemento funzionale. Ochila la’El, El Melech Yoshev e Avinu Malkeinu sono opere musicali chiave che fanno parte della liturgia del festival di Capodanno. Shomer Yisrael è cantato durante il poco conosciuto, ma bellissimo servizio di mezzanotte di Selichot, che fa parte delle preghiere penitenziali del mese ebraico di Elul che precedono il nuovo anno. Tree of Life, Generation to Generation, Yis’mechu, Ein Keloheinu, Uv’nucho Yomar e Veh’al Kulam sono brani che l’ensemble canta regolarmente durante i servizi settimanali di Shabbat e fanno parte della liturgia per quei servizi. Il direttore musicale, Michael Etherton, scrive: “Esattamente ottant’anni fa, la mia bisnonna Kamilla scrisse una lettera ai suoi figli. Era il 1942. Fortunatamente, i suoi figli erano fuggiti dall’Austria occupata dai nazisti, ma Kamilla non era stata così fortunata. Ha sopportato quattro terrificanti anni di brutalità e sofferenze inimmaginabili. La lettera ai suoi figli fu l’ultima cosa che scrisse prima di essere spedita ad Auschwitz, dove morì. Non sapeva se la sua lettera sarebbe mai arrivata ai suoi figli. Ottant’anni dopo, il mio ensemble vocale, Mosaic Voices, le risponde sotto forma di un album di canzoni ebraiche. Vogliamo che Kamilla sappia che, sebbene lei, suo marito e sua sorella Minka abbiano perso la vita nell’Olocausto, tutti i suoi figli sono sopravvissuti e hanno vissuto la loro vita felicemente e con successo in Gran Bretagna, come orgoglioso popolo ebraico. La missione di Hitler fallì. La sua toccante lettera, che Kamilla ha scritto in tedesco, è stata messa in musica come una delle canzoni di questo album (Letter from Kamilla). Gli altri brani che abbiamo scelto di registrare celebrano la diversità, il misticismo e la bellezza della musica che il popolo ebraico ha portato mondo nel tempo.’