L’imponente figura di Franz Liszt ha lasciato nel corso di tutto l’Ottocento una traccia pressoché indelebile in tutti i campi dell’arte musicale, dal pianoforte – suo strumento principale – all’oratorio, dalla musica da camera al sacro. Anche la letteratura liederistica non fa eccezione e se pur “minore” numericamente rispetto ad altri generi, il suo corpus delinea un autore che profondamente conosce i grandi esempi che l’hanno precedeto (Shubert e Schumann su tutti) e che riesce a dare un profondo sguardo verso il futuro dello stesso genere, così come avviene in ognuna delle sue composizioni. Il duo composto da Monika Lukaks e Stefano Ligoratti ne danno qui una lettura attenta ed appassionata, volta a sottolineare i caratteri più squisitamente liederistici da una parte ma anche pronta ad accogliere ed esaltare i principali caratteri di novità che sia nella voce che nel pianoforte riesce a raggiungere in molte pagine apici di genio e sperimentazione.
[01] Freudvoll und leidvoll, S. 280 (2nd version 1849)
J. W. von Goethe
[02] Kling leise, mein Lied, S. 301 (2nd version 1849)
J. Nordmann
[03] Du bist wie eine Blume, S. 287 (1849)
H. Heine
[04] Im Rhein, im schönen Strome, S. 272 (2nd version 1854)
H. Heine
[05] Es muß ein Wunderbares sein, S. 314 (1852)
O. von Redwitz
[06] Über allen Gipfeln ist Ruh, S. 306 (2nd version 1859)
J. W. von Goethe
[07] Oh! Quand je dors, S. 282 (2nd version 1849)
V. Hugo
[08] Ich liebe dich, S. 315 (1857)
F. Rücker
[09] Der Fischerknabe, S. 292 no. 1 (2nd version 1855?)
F. Schiller
[10] Die Loreley, S. 273 (2nd version 1854-56)
H. Heine
[11] Hohe Liebe, S. 307 (1850)
L. Uhland
[12] Wie singt die Lerche schön, S. 312 (1855)
A. H. Hoffmann von Fallersleben
[13] Bist du!, S. 277 (2nd version 1878)
Prince E. Metschersky
[14] O lieb so lang du lieben kannst, S. 298 (1847-50)
F. Freiligrath
