Alessandro Riccardi, dopo il suo folgorante esordio con Scriabin, si ripropone con questo disco di esplorare un mondo lontano dal compositore Russo ma egualmente affine al sentire poetico. Seleziona infatti nel suo programma i brani lisztiani afferenti la grande poesia italiana – il disco è stato registrato all’interno dell’anno di celebrazione dantesco non a caso – e permette all’ascoltatore di compiere un doppio pellegrinaggio sia musicale che letterario in un mondo idealmente incontaminato.
Années de pèlerinage II, S. 161:
01. No.4, Sonetto 47 del Petrarca
02. No.5, Sonetto 104 del Petrarca
03. No.6, Sonetto 123 del Petrarca
04. Le Triomphe funèbre du Tasse, S. 517
Hans von Bülow – Franz Liszt
05. Dante’s Sonnett – Tanto gentile e tanto onesta, S. 479
Années de pèlerinage II, S. 161
06. No.7, Après une lecture du Dante: Fantasia quasi Sonata