LIVE AT SAINT PETER’S CHURCH

È indubbiamente lecito affermare che la sassofonista e flautista Carol Sudhalter sia una pioniera della scena jazz nel Queens, NEW YORK. È giunta ad Astoria in un periodo in cui era ancora raro trovare lì un’interprete di tale caratura. Ivi ha fondato la “Astoria Jazz Band” e la “Astoria Big Band”, che si sono esibite in luoghi sia grandi che piccoli in tutto il distretto del Queens, così come nei jazz club di Manhattan. La “Astoria Jazz Band” è stata inserita nel Mary Lou Williams Festival al Kennedy Center a Washington, DC. Carol dirige anche un suo quartetto e suona nelle band di altri noti artisti. Inoltre, trascorre circa un mese all’anno tenendo concerti, corsi e masterclass in tutta Italia e si esibisce spesso anche in Inghilterra, Svizzera e Germania. Il suono di Carol Sudhalter è classico, nella tradizione dei musicisti antecedenti al bebop: robusto ma lirico al sassofono baritono ed al tenore, fluente ma potente al flauto traverse. Infonde la sua personalità quando interpreta gli standard jazz e i classici del Great American Songbook e compone incantevoli brani originali, talvolta ispirati dai suoi giovani allievi di musica. Inoltre, Carol può davvero entrare in profondità in un blues con tutta l’anima. Con la pubblicazione di questo CD, Carol ha aggiunto il canto alle altre frecce del proprio arco, partecipando, per la prima volta, anche vocalmente ad un suo progetto musicale. Il CD è stato registrato durante un concerto dal vivo nella St. Peter’s Church, la leggendaria chiesa jazz situata sulla Lexington Avenue, a New York City. Ascoltandolo, si sentiranno esempi di gran parte di quanto descritto. Per la prima volta in una registrazione, Carol suona solo il sax baritono ed il flauto, senza usare il sax tenore come terzo strumento. Ma a prescindere da ciò che interpreta, il modo migliore per apprezzare la sua musica è nel live, quando interagisce con una band che suona di fronte ad un pubblico di ascoltatori entusiasti. Godetevi l’esperienza. Questo è jazz nella sua migliore espressione. Francesca Miano