MADE IN RA FIRST PERIOD

CONSIGLI D’ASCOLTODi solito si raccomanda silenzio e concentrazione nell’ascoltare la musica classica come se le altre, diverse combinazioni di note, fossero “tappeto sonoro” di più semplice comprensione. Eppure ogni brano – nessuno escluso superando le distinzioni tra epoche o generi musicali – quando eseguito con passione e consapevolezza, è capace di evocare una storia tutta da osservare e decifrare. La Musica, insomma, agisce comunque sull’intelligenza di chi la suona e di chi la riceve, perché al di là del fenomeno fisico c’è sempre qualche Cuore che batte. A maggior ragione se ci pensa l’improvvisazione a sviluppare una certa linea melodica! Anche il jazz, allora, soprattutto quando t’avvolge dal vivo, è cultura intesa come ponte tra le conoscenze che, comunicando vibrazioni, crea benessere al di là dello spazio e del tempo. Questo lavoro sembra dimostrarlo. Le tracce che sentirete sono state ideate quindici anni fa, suggerite da vicende e creature reali che, appunto, raccontano di sé, sprazzi di vita in cui potremmo riconoscerci…se ascoltassimo sguinzagliando serenamentei pensieri. E’ che l’ispirazione, quando sostenuta da buona sostanza, nell’attimo in cui sgorga può aprire orizzonti. Se poi scorre, volando sulle ali della capacità espressiva solida e sicura dei musicisti che qui incontriamo, diventa esperienza bella e profonda. Energia, energia allo stato puro arriva dai dialoghi neanche tanto sottili delle proposte di questo gruppo. Tutto sommato,comunque rispettando la sensibilità dell’uditorio, un po‘ di educata sfrontatezza ci vuole, se con animo spensierato si vuol tentare di fare un giro appena fuori dalla nostra rassicurante (un po‘ noiosa, talvolta) comfort zone… Grazie GiBi & friends! – Monica Andreucci