Mario Castelnuovo-Tedesco, uno dei più grandi compositori italiani del Novecento, era profondamente affascinato dall’ispanicità anche perché la sua famiglia aveva origini iberiche. Scrisse molto per la chitarra e collaborò attivamente con Andrés Segovia, per il quale fu concepita la serie dei 24 Caprichos de Goya op. 195. Castelnuovo-Tedesco creò l’equivalente musicale delle incisioni celeberrime e pesantemente satiriche di Francisco Goya, forse inserendo a sua volta nella sua musica ironia e satira, oltre a riferimenti autobiografici. Quest’opera, tra le ultime scritte da Castelnuovo-Tedesco per chitarra, è qui accostata ai 3 Preludi al Circeo op. 194, una trilogia ispirata a tre episodi dell’Odissea di Omero – in particolare, alle avventure di Ulisse e dei suoi compagni alla Grotta di Circe, l’incantatrice. Queste opere, nel loro insieme, rappresentano un’affascinante visione dello stile tardo e più maturo di Castelnuovo-Tedesco.