Dopo il loro acclamato album “English Music for Strings”, Sinfonia of London e John Wilson si rivolgono alla Germania e tre eccezionali opere per orchestra d’archi. “Intermezzo” di Franz Schreker, il pezzo più antico, è stato composto nel 1900, prima dell’ascesa di Schreker alla fama nei teatri d’opera di Germania e Austria, ma mostra forti indicazioni di ciò che sarebbe seguito. Korngold compose la “Symphonische Serenade” dopo il suo ritorno a Vienna da Hollywood dopo la seconda guerra mondiale, e poco prima scrisse la sua Sinfonia in fa diesis. Korngold evoca senza sforzo una vivida gamma di colori e trame dalle sue grandi forze (32 violini, 12 viole, 12 violoncelli e 8 bassi) in un’opera che esplora appieno il virtuosismo dei musicisti. Composto nel 1945, come reazione agli orrori della guerra e alla profanazione della cultura tedesca, “Metamorphosen” per 23 archi solisti di Richard Strauss sembra guardare indietro alla tradizione romantica tedesca (un tratto ancora più evidente nelle sue “Four Last Songs”, di 1948). Il commovente passaggio finale, segnato “In Memoriam”, lascia l’ascoltatore a contemplare in silenzio.
01. Metamorphosen, TrV 290
02. Intermezzo, Op.8
03. I. Schwebend
04. II. Intermezzo
05. III. Lento religioso
06. IV. Finale