MOZART ACROSS BOUNDARIES [2 CD + DVD]

ICARDI- MORGAN

EAN cod.

8058333579245

Label

MUSICA VIVA

Publication date

18/06/2021

In Stock

18,83

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Dice Morgan: «La musica, e in particolare quella di Mozart, ha un ordine, una certezza che nella vita non c’è». La sua vita, comunque, un ordine ferreo ce l’ha. Ed è anche tanto movimentata per i suoi quattordici anni. Ore di studio ogni giorno. Un’agenda che costringe papà Guido ad accompagnarlo qua e là come un globetrotter in carriera. Le lezioni di piano in Monferrato nella grande casa della professoressa Anna Maria Cigoli, una leggenda che ha plasmato generazioni di concertisti italiani. Poi su e giù per le colline fino a Valenza a padroneggiare il violino con Roberto Ranfaldi, spalla dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai. Quindi a Milano alla Scuola Claudio Abbado, dove nonostante la giovanissima età frequenta il master in direzione d’orchestra con Renato Rivolta. E ancora altre lezioni sotto la guida del flautista e direttore Giampaolo Pretto a Torino, la sua città. Ritmi di lavoro che si spiegano solo con due parole: volontà e talento.
A proposito. Morgan ha un nome da talent show. Anche la capigliatura fluente da piccolo Mendelssohn. La sua pagina Facebook conta quasi 200mila seguaci. Le sue esibizioni diventano puntualmente video per i social. Ma le analogie finiscono qui. Lui non si sente un aspirante youtuber o instagrammer. È un ragazzo della sua età. Maturo e consapevole delle proprie capacità, da un lato. Dall’altro sereno e concentrato a fare quello che ora sente e gli piace. E domani chissà. Morgan in gaelico significa «riva del mare». Lo ha scelto papà Guido, appassionato di rock e cultura underground. Quando si è dovuto trasferire con la famiglia per lavoro a Los Angeles, Morgan era piccolissimo. Abitavano nella leggendaria Laurel Valley, accanto alle ville appartenute a Frank Zappa e ai Mamas & Papas. Pensa lo shock a scoprire che quel bambino di cinque anni, anziché da un groove hip hop o da un riff di Jimmy Page, è attratto dallo sgranarsi clavicembalistico di un basso albertino. Tàtti-ttari, tàtti-ttari, tàtti-ttari. Morgan a L.A. inizia a studiare il pianoforte. Resta galvanizzato dalla chiarezza cartesiana e un po’ infantile del Nuovo Mondo. Ancora oggi quando vuole esprimere un pensiero complesso la frase gli esce in inglese. E capisci che non è un vezzo snob.
A otto anni il ritorno in Italia. Continua le lezioni con diversi maestri fino all’incontro con Anna Maria Cigoli che gli apre un mondo infinito e gli svela cos’è la musica. «Le ho suonato Mozart e mi ha voluto come suo allievo». A dodici anni debutta come solista in Romania con l’orchestra sinfonica di Bacau diretta da Ovidiu Balan. È l’astro nascente nel cartellone del Festival Mozart. Suona il Rondò K 386. E lì scopre che la tastiera è una cosa immensa ma non gli basta. «Quella sera rimasi colpito dalla figura del direttore, da come intrattiene il rapporto musicista-musicista oltre a quello musicista-pubblico. Quel ruolo mi ha attratto molto. Così, tornato da Bacau mi sono detto: voglio fare il direttore d’orchestra». Signori, questa è la volontà.
Va a lezione dal maestro Fabrizio Dorsi che da 25 anni tiene un prestigioso corso di direzione a Todi, in Umbria. Quando nell’estate 2019 prende in mano per la prima volta la bacchetta guida un complesso da camera nel Divertimento K 138, ancora di Mozart. Ha dodici anni. Quattro meno di Wolfgang quando scrive quel pezzo. Per dirigere, si sa, ci vuole carisma. Ci devi nascere, e se non ce l’hai non te lo puoi dare. Morgan ne è consapevole: «Il carisma è una componente essenziale perché non solo devi gestire l’orchestra e andarci d’accordo, ma devi in qualche modo ispirarla ed essere accettato. I musicisti sono anzitutto umani e devono essere convinti delle tue decisioni. Con il carisma devi raccontare, trasferire attraverso il gesto, le parole e il canto i tuoi punti di vista, quello che richiedi da quel determinato brano. Insomma, il carisma è una questione di vita o di morte». E questo, se permettete, è il talento. […] Se hai il dono di Morgan, alla sua età normalmente hai davanti due strade. La bulimia giovanile e disordinata di chi sa che c’è un mondo da scoprire, e fagocita e metabolizza di tutto per farlo diventare parte di sé stesso. O l’umiltà istintiva e sistematica di chi va alla scoperta graduale di quel mondo e se ne impadronisce pezzo dopo pezzo, mattone dopo mattone. Con metodo. Morgan è della seconda via. Ecco perché in questo disco c’è solo Mozart. Che già da solo è un universo. Brani diversissimi. Le Sonate K 310 in la minore e K 475 in do minore, protoromantiche, con quell’inquieto alternarsi di pessimismo drammatico ed eleganza elegiaca. La Fantasia K 397, misterioso perielio con cui Mozart arriva al punto più vicino al mondo a chiaroscuri dell’Empfindsamkeit, l’ipersensibilità neurale di Carl Philip Emanuel Bach. E come antimateria luminosa, ecco l’energia solare della Sonata K 576 con il suo propulsore caricato a pallini da caccia.
E infine la Sinfonia in la maggiore numero 29 K 201. Scritta nel 1774 a Salisburgo a soli diciott’anni, anch’essa è profondamente intrisa della sensibilità Sturm und Drang che in quegli anni corre l’Europa come un brivido di vento. È una di quelle prodigiose faglie spazio-temporali con cui il giovane Mozart ogni tanto apre uno spiraglio sugli abissi di profondità che abiterà stabilmente nelle sue opere mature. Morgan ora ha allo studio le altre due sinfonie pre-romantiche di Mozart, quelle in sol minore K 183 e K 550, l’olimpica e luminescente Jupiter K 551 e la Prima di Beethoven. E già allunga una zampa nel Novecento smontando e rimontando il neoclassico concerto Dumbarton Oaks di Igor Stravinsky.

CD 1 / DVD
Symphony No.29 in A Major, K.201:
1. I. Allegro moderato
2. II. Andante
3. III. Menuetto: Allegretto; Trio
4. IV. Allegro con spirito
CD 2
Piano Sonata No.8 in A Minor, K.310:
1. I. Allegro maestoso
2. II. Andante cantabile con expressione
3. III. Presto
4. Fantasia in C Minor, K.475
5. Fantasia in D Minor, K.397
Piano Sonata No.18 in D Major, K.576:
6. I. Allegro
7. II. Adagio
8. III. Allegretto

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