In diciotto anni, “Musicultura” (già Premio Recanati) si è affermato come una delle rassegne musicali italiane più innovative. La peculiarità della formula, la prerogativa di attingere alla creatività della musica “popolare” senza confini di genere e senza criteri di esclusione che non siano quelli della qualità e della originalità, il dinamismo delle scelte hanno reso il Festival un polo di riferimento spettacolare verso cui si volge annualmente l’attenzione del pubblico e del circuito mediatico. Al contempo, l’elevato profilo culturale della rassegna, anche per l’attenzione dedicata alla poesia e più in generale alla “parola”, ha alimentato nell’immaginario di una platea molto vasta l’idea del “Festival” come “contenitore culturale” credibile, ma non per questo accademico. Insomma, per una serie di circostanze “Musicultura” – uno dei pochi appuntamenti radiofonico-televisivi fissi del panorama musicale italiano (Radio1 Rai, Rai 2, Rai 3) – è oggi sentito come sinonimo di cultura, intrattenimento, spettacolo.
Questa compilation di Musicultura 2011 raccoglie i 16 brani finalisti della manifestazione individuati dopo una lunga fase di selezione. Prodotto in collaborazione con la Camera di Commercio di Macerata, il Cd contiene una rosa stilistica variegata in cui i 16 artisti veicolano il proprio progetto artistico. Un album da non perdere composto da canzoni scritte assecondando non logiche di mercato ma solo emozioni ed esperienze di vita vissuta. Una molteplicità di generi per tutti i gusti attraverso cui scoprire le “ipotesi artistiche” più innovative della musica d’autore: “Comincio a credere che questi nuovi artisti abbiano definitivamente infranto l’equivalenza tra qualità e artificiosità. La canzone popolare è quella intelligente ma che arriva subito al sentimento e si lascia cantare da tutti” così la pensa Piero Cesanelli, Direttore Artistico di Musicultura.