MYSTERIUM 1

Mysterium | 1 è un progetto discografico per ensemble strumentale (flauto, arpa e archi) caratterizzato da un’intensa spiritualità. Il titolo si ispira all’omonima opera incompiuta e visionaria di Scriabin, che vedeva in esso la summa di un arte totale volta ad un cambiamento epocale per l’umanità. Nella presente produzione il forte misticismo e una continua ricerca, aldilà di ogni preconcetto religioso, nascono quasi naturalmente dall’incontro tra la musica onirica e intimista di Andrea Ceccomori e la città di Assisi, e divengono i veri e propri leitmotiv del CD. La registrazione offre brani della letteratura classica (come le celebri Pavane di Faurè e Ravel) alternati a nuove composizioni di Andrea Ceccomori, Fabrizio Volpi, Andrea Sommani, Enrico Bianchi e Lorenzo Belfasto, mostrando nel carattere crossover il suo punto di forza. A caratterizzare i brani contemporanei, una cellula melodica – detta Monema – che viene sviluppata (particolarmente in Tetraktys e Turn Around) in un’elaborazione che tocca diversi stili linguistici. Si tratta di una ricerca ai suoi esordi che prelude a una musica in certo modo più “totalizzante”, in grado di avvicinare il grande pubblico tramite espressioni dirette e coinvolgenti. L’album contiene inoltre un brano dalla produzione di G. I. Gurdjieff riadattato per l’ensemble e un brano di Ceccomori (Table of Silence) la cui melodia è stata composta ufficialmente per l’anniversario dell’attentato alle Torri gemelle di New York; ogni anno l’11 settembre essa viene riproposta e suonata dal flautista al Lincoln Center insieme alle più prestigiose scuole di danza della Grande Mela. Chiudono questo CD brani più contemporanei come quello dell’americano Jay Gach (con una sublime opera dedicata al “morire” come concetto spirituale) e Spiegel Im Spiegel di Arvo Pärt, autore di natura fortemente ascetica dal linguaggio essenziale basato su suggestioni classiche. La musica di Mysterium 1 è volta a cercare una cifra unica, unendo classico e contemporaneo, colto e popolare; Assisi Suono Sacro pone con Ceccomori le basi per una ricerca del sacro nella musica di oggi riconducendola al suo centro, alla sua sede naturale, e cioè all’anima dell’uomo contemporaneo. Dal Tintinnabulum di Part alla poetica di San Francesco, è un suono povero, il Monema appunto, a realizzare anche in musica la ricerca verso un armonia universale e ispirata.