OM/SHALOM

“L’idea di questo incontro di canzoni e musicisti è nata quasi dieci anni fa ed è un altro esempio di come l’Universo si dispiega e tesse il suo misterioso e bellissimo arazzo. A quel tempo, stavo pensando ad alcune delle vecchie canzoni che ricordo di aver sentito e cantato da ragazzo nella nostra sinagoga di West Miami, in Florida. Rivisitare quelle melodie mi ha anche fatto ricordare gli incantesimi senza parole degli anziani che ogni pomeriggio si riunivano in una Schule di quartiere, si inchinavano e cantavano preghiere che davano l’addio al giorno e il benvenuto alla notte. Nel periodo in cui questi suoni sono tornati nella mia memoria, ho ascoltato molta musica del periodo medio e tardo di John Coltrane. Un giorno, mentre mi ero immerso nella straordinaria registrazione di “Spiritual” di Coltrane al Village Vanguard, avvenne il risveglio. Sembrava esserci una sorprendente somiglianza tra l’ipnotico canto ebraico “Avinu Malkeinu” e il droning tranciante del basso e del clarinetto basso che fa da introduzione alla maestosa e cupa melodia di ‘Trane. Di conseguenza, ho ascoltato altri inni ebraici e altre canzoni di Coltrane, in particolare parti del capolavoro di ‘Trane, “A Love Supreme”. Allo stesso modo, “Alabama”, “Om” e “To Be” si sono intrecciate con “Shalom Alechim” e “Adon Olam”. L’acqua divenne deliziosamente torbida. Ciò che accadde in studio in quei due giorni fu pura magia.” – Michael Stephans