Composto nel 2015, da Michele Biki Panitti, vanta già diverse esecuzioni in prestigiose Sale da Concerto e Chiese. Concepito dallʼAutore in doppia versione, una per soli, coro ed Orchestra ed una per Soli, Coro, Pianoforte e Organo, la struttura è quella liturgica classica, nell’alternanza di brani sommessi ed altri impetuosi, fortemente legati al testo (vedi Dies Irae). Lo stile, decisamente neomelodico, è a volte intervallato da una scrittura più cruda, secca e dissonante come nel Lux aeterna, dove il compositore con lʼuso di molti cluster, ha reso lʼatmosfera cupa e rarefatta. Molto intimo invece è il momento dellʼHostias in cui il Soprano è accompagnato dal solo coro a bocca chiusa. Il Libera me finale è la ripresa dei temi principali ascoltati in precedenza, elaborati, riarmonizzati e legati tra loro senza interruzione sonora. Le quattro voci soliste Soprano, Contralto, Tenore e Basso, di pari importanza tematica, creano interessanti intrecci armonici e contrappuntistici. In questa versione per Soli, Coro, Pianoforte e Orchestra, i due strumenti si fondono perfettamente creando quellʼeffetto di legato e tenuto che caratterizza lʼOrgano contrapposto alla tipica percussività del Pianoforte
