PENSIERO MEDITERRANEO
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Med Free Orkestra firma il suo primo cd e lo fa ispirandosi a Solo andata dell’amico Erri De Luca che, assieme alla voce di Ennio Fantastichini, tratteggia con letture e riflessioni questo cd di un sottile filo rosso che parla di migranti e migrazioni. Al centro il Mediterraneo con ampie digressioni verso altri mari, primi fra tutti i persiani Mar Nero e Mar Caspio con i loro suoni e la loro straordinaria tradizione poetica. Un potente ensemble di fiati, una colorata ed energica sezione ritmica, un’intensa e raffinata anima melodica. Questa è Med Free Orkestra che ci si propone in un’insolita versione di pop-rock-balcanico-mediterraneorientale dando spazio alla musica mediterranea, a quella balcanica, klezmer, africana, iraniana, persiana, turca, greca, reggae e più in generale alla world music. Poesia, letteratura, cronaca: queste le sfaccettature di questo lavoro dedicato agli uomini e alle donne del Mediterraneo, ma soprattutto alle loro vite in viaggio. La voce di Erri De Luca apre Miraggio o Sarabi con un frammento da Solo andata: un brano che canta del sogno e del miraggio che tutti i migranti hanno per raggiungere la meta sperata. Il mare è ormai lontano, non a caso, parla degli sbarchi a Lampedusa e delle sofferenze morali e fisiche a cui vanno incontro tutti i malcapitati che tentano di raggiungere l’Italia. Esperanto è invece un brano totalmente strumentale, di Angelo Olivieri, che attraversa tutti i generi musicali, dal jazz al pop: una sorta di viaggio nel mar Mediterraneo in una nave cargo: un vero e proprio melting pot di linguaggi musicali e di esperienze di vita dai colori pulp, un po’ alla Quentin Tarantino. Sempre strumentale è anche Papa Chajes, questa volta la tradizione di riferimento è quella jddish. Mentre Ma marem ma è un brano tradizionale in lingua Rom. Bia Bia è un brano che canta il Mediterraneo ed usa una miscellanea di lingue e profumi: turco, greco, esperanto. Surati significa “rosa” e si ispira ai fiori dei giardini di Persia: un pezzo strumentale scritto a quattro mani da Paolo Montin e Pejman Tadajon e ispirato alle sonorità persiane, ma anche ai colori delle città iraniane. Mentre Banafsh significa blu, è scritto su un intenso testo del poeta sufi Hafez ed allude alle cupole delle moschee persiane. È cantato in Farsi dalla bella voce di Martina Pelosi e affronta un tema senza tempo, quello del vero senso dell’amore. Non poteva mancare il riferimento alla cultura italiana con la Pizzica di Torchiarolo, nome dialettale per una varietà di ragno, da sempre l’ispiratore ideale di tutte le sfrenatezze coreutiche e musicali. Una forma di pizzica riscoperta da Enza Pagliara, originaria di Torchiarolo appunto, a cui Me Free Orkestra si è rifatta ed ispirata. A concludere Il giudice del grande Fabrizio De Andrè, musicista di riferimento per tanti tantissimi a cui non poteva mancare un omaggio significativo. Otto Paesi, tre continenti e sei lingue diverse, la Med Free Orkestra è un ensemble multietnico composta da diciassette musicisti provenienti da varie aree del sud del mondo, Senegal, Grecia, Ucraina, Perù, Cile, Argentina, Iran e Sud Italia e rappresenta oggi una delle esperienze più interessanti e originali nell’ambito musicale italiano e del bacino del mediterraneo. La multietnica Med Free Orkestra pone Roma e l’Italia al centro del Mediterraneo in una contaminazione di suoni e sapori scaturita dall’incontro delle tante culture che compongono la
singolare esperienza umana e musicale della Med Free Orkestra. La collaborazione attiva con “Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” caratterizza da sempre il percorso musicale della Med Free Orkestra ponendo al centro della propria attività l’impegno contro tutte le mafie e per il ripristino della legalità. Inoltre al collaborazione attiva con artisti di fama nazionale ed internazionale provenienti anche da altre regioni del mondo, da Andrea Satta (voce dei Tetes de Bois) a Baba Sissoko, da Paola Turci a Franky HI NGR, da Stefano Di Battista a Emanuele Dabbono, dai No Braino ad Alessandro Haber, da Claudio Prima (leader della Band Adriatica) a Erri De Luca, da Ennio Fantastichini a Corrado Fortuna, da Claudio Fava a Andrea Rivera, da Vincenzo Crivello a Fausto Mesolella, da Vincenzo Ostuni a Mbarka Ben Taleb, contribuisce ancor di più a rafforzare l’idea di coniugare musica ed impegno sociale, interculturalità e integrazione. Insomma, è come partire per un viaggio che dalle strade di Roma arriva ad abbracciare l’intero Mediterraneo in un intreccio di musica, lingue, etnie, culture e orizzonti che va ben oltre i confini del Mare Nostrum. La Med Free Orkestra propone una insolita versione di pop-rock-balcanico-mediterraneoorientale dando spazio alla musica mediterranea, dalla musica balcanica, klezmer, africana, iraniana, persiana, turca, greca, reggae e più in generale alla world music.
1. Bia Bia
2. Miraggio
3. Papa chajes
4. Surati
5. Il mare è ormai lontano
6. Un giudice
7. Banafsh
8. Ma maren ma
9. La pizzica di Torchiarolo
10. Esperanto
11. Sirtaki