Lasciamoci accompagnare mano nella mano dalla De Vito verso territori affascinanti ed esotici, ove trovano spazio danze macedoni dai ritmi complessi o un canto di esilio in lingua bantu, un canto modale tratto da un vangelo apocrifo o una ninna nanna metà italiana e metà tuareg (…) Un cd che farà onore, soprattutto all’estero, alla musica italiana, una musica che definire semplicemente “jazz” è sicuramente limitativo.
E. Pavoni