PORTRAIT ROBOT

Dopo il clamoroso successo del loro album d’esordio “Parisian Soul” che con la sua perfetta sintesi di house, jazz, Brasile e sontuose parti vocali ha immediatamente conquistato Italia, Francia, Giappone ed Australia diventando uno dei principali best seller del 2003, Oscar (ovvero il duo composto dai parigini David Hachour e Florent Sabaton) propone un album davvero importante che racchiude una serie di potenziali hit già scelte da una serie di radio francesi come le tracce-evento dell’anno. “Portrait Robot” è l’album ideale per gli amanti dell’elettronica: i suoi ritmi uptempo e midtempo e le influenze anni ’50 lo rendono un disco perfetto per il dancefloor e per fresche serate domestiche, un nuovo imperdibile album che come “Parisian Soul” diventerà uno dei classici dell’elettronica degli inizi del terzo millennio. Oscar non è un anagramma: è il nome di un vecchio synth in voga negli anni ’70 le cui sonorità sono un punto di riferimento per David e Florent. I due si incontrano a dodici anni nella cittadina nei pressi di Parigi dove entrambi vivono: dopo la scoperta dell’elettronica degli anni ’90 decidono di suonare insieme e dal ’98 si circondano di notevoli musicisti (Jerome Lecailletel, Cedric Blin e più tardi Alexandre Destrez, tastierista per St Germain, Shazz e Overhead) e dopo un paio d’anni di rodaggio decidono di investire il tutto per tutto sulla loro etichetta Denote Records… Dal 2001 non si sono più fermati: con più di venti singoli alle spalle e un album d’esordio diventato un successo internazionale (con tracce che compaiono in oltre 30 compilation!), Oscar è pronto per cavalcare le dance charts con “Portrait Robot” e rubare un po’ la scena ai conterranei Air.