RETRATO

G. MAZZARINO LATIN S

EAN cod.

8051084380108

Label

JAZZY RECORDS

Publication date

16/03/2015

In Stock

13,92

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«Dopo quasi trent’anni di carriera, mi è toccato andare in Sudamerica per mutare completamente opinione su ciò che stavo facendo e che, invece, avrei dovuto fare», racconta da Piazza Armerina un entusiasta Giovanni Mazzarino. Ormai esponente di lungo corso della scena jazzistica nazionale — è nato a Messina nel 1965 e a vent’anni era già un professionista dalle notevoli prospettive — il pianista attribuisce a un viaggio in Colombia e Venezuela, intrapreso nel 2012 in compagnia di due fidati partner come Francesco Cafiso e Dino Rubino, la scoperta di un mondo ritmico e melodico che, con ogni evidenza, ribolliva da sempre nella sua musica ma stentava a venire alla luce. «Proprio nel corso di quel viaggio mi sono reso conto di avere, fino a quel momento, capito ben poco. Ho scoperto tutta una serie di musiche che mi hanno scosso nell’animo, rivelandosi di colpo in totale accordo con il mio sentire più profondo. In particolare, l’autentica rivelazione è stata la forza delle melodie sudamericane, la loro cantabilità non pedissequa ma con una maniacale attenzione agli intervalli; musiche che davvero rappresentano la dignità dei popoli da cui sorgono, spontanee ma allo stesso tempo incredibilmente sofisticate, in grado di toccare il fondo dell’anima e di parlare non solo di sentimenti ideali ma anche di cose molto tangibili quali il rispetto della natura e la necessità di preservarla dalla distruzione». «Al mio ritorno», prosegue un accalorato Mazzarino, mi è parso indispensabile fissare su disco il diario delle nostre avventure, convocando — oltre ai miei due compagni di viaggio, con i quali lavoro da molto tempo — due musicisti di cui ho immensa stima, come Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria, con cui sento di avere, oltre all’ovvia compatibilità musicale, anche e soprattutto un’affinità intellettuale». Ma non finisce qui, perché il gruppo vede anche il ritorno alle percussioni di un’altra vecchia conoscenza, ovvero Mimmo Cafiero, nome ben conosciuto a chi ha seguito fin dagli anni Ottanta le gesta di molto jazz italiano. Negli ultimi anni Cafiero era, per certi versi, sparito dall’attualità del nostro jazz, e la sua ricomparsa nel Latin Sextet di Mazzarino è per noi — e crediamo per tutti — motivo di particolare soddisfazione. Altra novità di rilievo è l’esordio su disco, al flauto, di Francesco Cafiso. Si tratta, in realtà, dello strumento in cui il sassofonista ha conseguito il diploma di conservatorio ma che fino a oggi non aveva mai utilizzato in un contesto jazzistico.
Luca Conti

1. Cansado2. Descanso3. La vida y la muerte ballan con la cerveza en la mano4. Fiesta, vida y suerte5. Beatriz6. Oblivion7. Pablo8. Me hace el favor… Pues9. Laguna de Cocha10. Retrato11. Una noche a Medellin12. Besame mucho

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