RETRO’
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Album dopo album l’etichetta perugina EGEA ha perfezionato un vero e proprio suono, che è poi la diretta risultante degli interessi e delle passioni dei suoi responsabili. Partendo da una precisa preparazione classica, i titolari del marchio hanno allargato il loro raggio d’azione ad un tipo di musicista jazz incline a lasciarsi sedurre da atmosfere quiete, rilassate, ritmicamente poco spinte. Le due componenti di base si sono poi arricchite strada facendo di un aroma di musica popolare che ha impreziosito non poco tutte le registrazioni e le ha rese definitivamente adulte.
L’album “Retrò”, democraticamente cointestato ai quattro musicisti coinvolti – il sassofonista Pietro Tonolo, il chitarrista Bebo Ferra, il fisarmonicista Luciano Titi ed il contrabbassista Pietro Leveratto – unisce in modo mirabile atmosfere accademiche, fragranti umori jazzistici (terreno di provenienza di Tonolo, Ferra e Leveratto) ed una meravigliosa aria campagnola ed un poco nostalgica ed antica che seduce anche il più smaliziato degli ascoltatori. Non sappiamo se saremo chiari, ma l’impressione è quella di una musica che sembra la figlia “nobile” di certe cose che Paolo Conte, e non solo lui, ha scritto e cantato nell’Italia degli anni Sessanta. Tredici brani composti anch’essi democraticamente a turno dai quattro (Leveratto il più prolifico) che già dai titoli denotano gusto, ironia, garbo. Se i tempi andati avessero bisogno di una colonna sonora ideale ed immaginaria, se aveste delle immagini in superotto dal sapore antico e rigorosamente in bianco e nero questa sarebbe la musica perfetta. Anche la registrazione, avvenuta in piccolo teatrino umbro, è di altissimo profilo.
Marco Crisostomi
1. Un giorno feriale2. Aora3. Attento al tre4. Retrò5. Tarantina6. Ikeada sensei7. Cento miglia8. Silente9. Le mura di Bisanzio, parte I10. Le mura di Bisanzio, parte II11. Undici12. Io e me13. Scafandro