RITMANDO CON LA 013

In quegli anni, l’Italia era spaccata in due anche musicalmente. Il jazz: osteggiato a Nord dai tedeschi, a Sud costituiva la colonna sonora della liberazione.
Era il 1944 Attilio PIccioni, futuro ministro degli esteri, è astro nascente della democrazia cristiana, mentre suo figlio Piero a 22 anni, debutta con lo pseudonimo di Piero Morgan dirigendo una big band a PIazza Esedra.
In realtà, nonostante la giovane età, Piero Piccioni poteva già contare su una soddisfacente esperienza: aveva già fatto numerose cose per l’ EIAR e mostrò in diverse occasioni il suo grande talento, che nel 1949 lo portò addirittura a suonare al fianco di Charlie Parker.
Questo disco inedito e di straordinario valore culturale, è il documento della prima importante consacrazione artistica di Piero Piccioni, e, della sua straordinaria “Orchestra 013”, che trasse il nome da un idea di Riccardo Mantoni fratello del regista Corrado, grande appassionato di jazz, che spinse affinchè l’Orchestra 013 si esibisse nella mitica Sala A di Via asiago, 10.
Un Orchestra dall’organico straordinario, con Stelio Subelli alla tromba, Bruno Martino al pianoforte, Riccardo Rauchi al clarinetto e sax. Tutti giovanissimi, tutti di grande talento, tutti coordinati e diretti dal grande talento di Piero Piccioni.