Tra i più grandi compositori che la storia ricordi, Schubert ancora oggi sfugge ad una catalogazione univoca, tanto stilistica quanto temporale. Nel suo enorme lascito musicale,dove trovano posto lieder,quartetti, sinfonie, danze e opere liriche, un posto di assoluto rilievo è riservato al pianoforte cui vengono dedicate alcune delle pagine più belle mai concepite. Affianco alle Sonate ed ai Momenti Musicali trovano posto i due cicli di improvvisi di questa registrazione, vere opere miliari per ogni amante ed appassionato e punto di arrivo interpretativo di ogni pianista. A proporli è Sebastiano Brusco,artista in grado di cogliere a pieno quell’inafferrabilità e di restituirla in un’interpretazione che non si lascia mai irretire da facili virtuosismi, ma che invece continua a suggerire senza mai parlare, lasciando intuire la profondità del pensiero shubertiano e scavando pagina dopo pagina nella leggerezza dell’essere.
4 Impromptus, Op. 90, D. 899
1. No. 1 in C Minor (Allegro molto moderato)
2. No. 2 in E-Flat Major (Allegro)
3. No. 3 in G-Flat Major (Andante)
4. No. 4 in A-Flat Major (Allegretto)
4 Impromptus, Op. 142, D. 935
5. No. 1 in F Minor: Allegro moderato
6. No. 2 in A-Flat Major: Allegretto
7. No. 3 in B-Flat Major: Theme (Andante) with Variations
8. No. 4 in F Minor: Allegro scherzando