SCHUMANN KALEIDOSKOP

SUMMER, JOHANNA

EAN cod.

0614427968128

Label

ACT

Publication date

05/06/2020

In Stock

18,84

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La Süddeutsche Zeitung ha salutato l’esibizione di Johanna Summer al Young Munich Jazz Prize nel 2018 con entusiasmo: per poco meno di un’ora la pianista, nata a Plauen in Sassonia nel 1995 e ora residente a Berlino, ha esplorato la libertà armonica e ritmica del jazz e la raffinatezza e disciplina che la sua formazione di pianista classica le conferiscono. Il fatto che Summer abbia vinto il premio è stato una conseguenza naturale; molto più significativo è che questo concorso abbia annunciato l’arrivo di uno dei nuovi pianisti più interessanti del jazz europeo. «Ho sempre voluto suonare il pianoforte. E non un pianoforte qualsiasi, ma un pianoforte a coda. Un grande strumento. Mi si addice! – ricorda Johanna Summer – Mi piaceva molto suonare, ma da bambina ero davvero pigra nell’esercitarmi. Ci sono state diverse volte in cui ho voluto rinunciare perché c’erano tante altre cose che mi interessavano. Mi sarebbe piaciuto molto diventare una calciatrice». I primi passi del suo percorso come musicista sono stati verso una scuola di musica, poi verso un ensemble jazz, e a questi sono seguiti i concorsi tedeschi “Jugend musiziert” (i giovani suonano la musica) e “Jugend jazzt” (i giovani suonano il jazz).  In seguito ha studiato presso la Musikhochschule (accademia musicale) di Dresda e con l’orchestra jazz nazionale tedesca “BuJazzO”, un ensemble in cui si riuniscono i migliori giovani musicisti tedeschi. Mentre i primi tentativi di Summer di improvvisazione estesa per pianoforte solo avevano utilizzato gli standard del jazz come punto di partenza, il suo album d’esordio “Schumann Kaleidoskop” indaga un repertorio molto più vicino alle sue radici. I “Kinderszenen” (scene dell’infanzia) e “Album für die Jugend” (album per i giovani) di Schumann le erano familiari fin dall’infanzia, non solo come musicista e ascoltatrice, ma anche – poichè Schumann era della vicina Zwickau – come opere che hanno origine nella sua regione della Germania. Eppure, fare i propri adattamenti di sette dei pezzi è stato un compito tutt’altro che semplice: “Ho lavorato a lungo, provando tutti i pezzi in tutte le chiavi, creando diverse interpretazioni in miniatura e alla fine sono arrivata a questa selezione, che ho modellato in una sequenza unica”. Il suo coinvolgimento con i pezzi originali di Schumann si nota fortemente nell’album. Così come la sua impressionante e complessa personalità di musicista jazz con una gamma molto ampia di espressioni: passaggi romantici e un istinto per la melodia, ma anche groove potenti e innovazioni entusiasmanti. Nonostante ci sia una tale varietà e profondità, l’ascoltatore non ha mai l’impressione che Summer voglia semplicemente sparare quante più idee possibili, ed è chiaro che il suo obiettivo in questo album di debutto non sia quello di presentarsi come una virtuosa. Al contrario. Tutto ciò che fa è permeato da un profondo senso di come raccontare storie attraverso la musica, una visione matura e chiara della drammaturgia, delle dinamiche, della tensione e dell’atmosfera.

01. Glückes genug – Erster Verlust
02. Mai, lieber Mai – Ritter vom Steckenpferd
03. Knecht Ruprecht – Träumerei
04. Von fremden Ländern und Menschen

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