SONNO FORTUNATO
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Lo spirito eclettico del gruppo si evidenzia, fin dal repertorio: la fonte da cui si attinge è il vasto patrimonio della musica popolare piemontese. Le melodie tradizionali vengono qui riproposte con arrangiamenti originali che inglobano anche sonorità di altre epoche e provenienze. La varietà e la ricchezza delle armonie rendono perfettamente autonomi i brani, eseguiti a cappella, dalle sole voci, senza accompagnamento strumentale.
Se pure rimodellati con nuovi arrangiamenti i brani mantengono intatta la loro dimensione popolare e di questa ripropongono gli stati d’animo, gli atteggiamenti, i valori, i sentimenti e soprattutto il tema dell’amore, osservato da varie angolature: quello che dà gioia, che fa soffrire o che spinge al tradimento. Naturale corollario sono il matrimonio, più o meno riuscito, e il sogno della una sicurezza economica. Importanti sono anche le tematiche sociali quali la povertà, la fatica del vivere, i vizi e le debolezze, la dignità e il valore della persona. Scopriamo così attraverso i vari brani temi senza tempo, sempre attuali e vitali, e perfettamente comprensibili per la nostra sensibilità.
Alla fine degli anni ’90 Adelaide Negrin e Devis Longo hanno fondato un quartetto vocale con l’intenzione di riproporre brani di area piemontese e limitrofa, secondo un concetto musicale che si spostasse verso il “colto” e ripercorresse in parte lo stile di “Ariondela”, trio femminile famoso in quel periodo, soprattutto nella vicina Provenza. Il quartetto originario ebbe vita breve e i tentativi per farlo sopravvivere con altri componenti furono vani, a causa della difficoltà di reperire cantori con preparazione, mentalità e vocalità adatte al risultato che i due auspicavano. Così tutto il repertorio fino ad allora prodotto divenne “il progetto nel cassetto” e sprofondò in una specie di sonno letargico. Poco dopo avere messo nel cassetto il loro sogno Adelaide e Devis incontrano Giulia Marasso, che grazie alla grande passione per il canto e alla innata musicalità si fa coinvolgere in un progetto-lampo di trio vocale. Finalmente nel 2008, durante alcune produzioni di musica antica, grazie all’incontro con Teresa Nesci e Luciano Fava, colti cantori vivaci e curiosi, e alla loro voglia di farsi coinvolge nel “progetto nel cassetto” che nel frattempo, grazie alla spinta del collega Vincenzo Vigo, stava riprendendo vita. Così il repertorio si è ampliato di nuovi brani e di nuova proposta musicale, e il progetto ha potuto finalmente prendere il via.
È nato così il Quintetto Nigra, e Sonno fortunato è la testimonianza del risveglio del progetto dopo dieci anni, così come si risvegliano le principesse dopo il bacio d’amore dei prìncipi.
1. A la bourgià de Roure
2. Baron Litron / Adieux
3. Le curé de Saint Germain / Litanies
4. Uno jonto postouro / Chant de mariage
5. Vous voulez me faire chanter
6. Le fije ‘d Vindrolere
7. Dona bianca
8. Cadrega fiurìa (Sonno fortunato)
9. Sento il fischio del vapore / Son la mondina
10. Lou Bouier (corale) / Lous peregrins (fuga)
11. Les jeux d’amour
12. Më seu chatà ‘n marì
13. Nozze alpigiane / Sestrina per Stefano
14. Bagna caoda calypso dixie