Nel luglio 2009, il trio di Dado Moroni è stato inserito nel cartellone di un piccolo festival che abbiamo organizzato all’Hôtel de la Longeraie di Morges, molto vicino a Losanna, in Svizzera. Il direttore della struttura, Franz Gilliéron, era un amante del jazz particolarmente appassionato. Il tempo era perfetto e la musica all’altezza! Dado aveva scelto un programma indiscutibile, cosparso di classici che hanno sempre fatto parte del suo repertorio e che sono tutti veicoli favorevoli a improvvisazioni trascendentali. Ciò che colpisce immediatamente è come in ogni angolo di ogni brano ci sia questa straordinaria vivacità e queste ricche invenzioni melodiche e armonicamente ricche che sembrano scaturire dalla testa e dalle dita del pianista in un flusso ininterrotto di idee. Naturalmente, la presenza del contrabbassista Reggie Johnson e del batterista Peter Schmidlin dà una base imperiale all’ensemble e permette al pianista i più sfrenati voli di fantasia, lui che non ama altro che lanciarsi in pirotecnie strumentali quando l’umore sale lentamente ma inesorabilmente…Da quella benedetta sera del luglio 2009, Reggie e Peter ci hanno purtroppo lasciato. Abbiamo voluto che il disco che avete tra le mani fosse pubblicato innanzitutto come un ricordo luminoso e un omaggio riconoscente a due musicisti che abbiamo amato, ma anche che portasse un numero simbolico all’interno della collezione che Peter Schmidlin e io avevamo scelto di creare nel 1994, esattamente trent’anni fa, con la sua etichetta TCB: Swiss Radio Days Jazz Series. Questo disco è quindi il 50° volume di questa raccolta e, come disse Peter scendendo dal palco quella bella sera di luglio, con un sorriso da un orecchio all’altro e un occhio che scintillava come ognuno dei suoi 4/4: “Questo sì che è jazz!”.Yvan Ischer
1. You’d Be So Nice To Come Home To2. Stablemates3. Up Jumped Spring4. Darn That Dream5. You And The Night And The Music6. It Could Happen To You7. If You Go8. Just One Of Those Things