TCHAIKOVSKY: VIOLIN CONCERTO OP.35, MEDITATION OP.42
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Giovanni Angeleri, vincitore del Premio Paganini 1997, nel duplice ruolo di direttore e solista ci propone una nuova edizione del celeberrimo Concerto per violino di Ciaikovski.
Dopo l’incisione dell’Opera V di Corelli con strumenti originali per L’Oiseau Lyre, frutto di un amore nutrito fin dall’infanzia per la musica antica, Angeleri torna alla guida della “sua” Orchestra delle Venezie, con cui aveva già inciso per Amadeus alcune delle più famose opere di Paganini, e per Velut Luna l’antologia “Lègende” dedicata al violino romantico.
Una scelta, quella di Angeleri, che appare rara, nel suo coltivare contemporaneamente la prassi esecutiva antica e il grande repertorio per violino e orchestra, e per di più, come nel caso di Paganini e Ciaikovski, affrontando queste pagine di alto virtuosismo anche come direttore.
Il carattere comune che lega queste esperienze così diverse e che spiega questo percorso artistico rimane il rifiuto da parte di Angeleri di ogni compromesso nel processo di avvicinamento e scoperta delle intenzioni dell’Autore.
In questa incisione di Ciaikovski l’orchestra e il violino sono, nelle mani di Angeleri, due strumenti dalle mille possibilità, che si fondono in un racconto unitario.
Le frasi musicali conducono l’ascoltatore attraverso l’intensità di sentimenti della musica di Ciaikovski, ora sottolineata dalla dolcezza struggente del canto del violino, ora dagli accenti eroici o dalle atmosfere misteriose dei “tutti” orchestrali, dalle ardite ed emozionanti agilità del virtuosismo del solista, e dalla contemporanea presenza di diversi personaggi sonori che si intrecciano in un pensiero comune.
I vari strumenti dell’orchestra e il violino solista partecipano agli stessi stati d’animo, si ascoltano e si sostengono con un gioco di equilibri in un tributo al genio assoluto di Ciaikovski e al suo linguaggio musicale, un linguaggio così legato alla tradizione Europea da far scrivere a Ciaikovski stesso di essere “russo di nascita, ma in misura di gran lunga maggiore europeo” come sottolinea Angeleri nelle sue note al CD.