“Il più grande batterista del mondo”. Ecco come il Frank Butler è stato descritto da “Papa” Jo Jones, fulcro della big band di Count Basie e precursore della moderna batteria jazz. Come Jones, un prodotto della fertile scena jazz di Kansas City che ci ha dato tra gli altri Basie, Lester Young e Charlie Parker, Butler è stato a lungo considerato dai suoi colleghi come uno dei migliori batteristi jazz del suo tempo. Nel 1974 Don Schlitten, ammiratore di lunga data di Butler, lo ha riportato sulle scene per una sessione con Teddy Edwards; poi lo ha fatto entrare in pianta stabile nella famiglia della Xanadu Records, con un primo album di Dolo Coker e qui, per il suo primo album come leader. Per questo album, Schlitten ha scelto tre musicisti che fossero compatibili con la filosofia musicale di Butler nonché con lui personalmente: Dolo Coker, Jack Montrose e Monty Budwig. Questo gioiello riportato alla luce vi ricorda quanto Butler fosse sottovalutato all’apice della sua carriera.
01. The Stepper
02. Au Privave
03. Captain Kidd
04. Easy Living
05. Urbane