“Sono sempre stata diffidente nei confronti delle strade diritte e dei percorsi prestabiliti”, afferma la pianista Carmen Stefanescu, e il suo percorso è tutt’altro che lineare: all’età di 10 anni è stata accettata come giovane studentessa all’Università di Musica di Aquisgrana, ha vinto numerosi premi in concorsi – e poi, in modo del tutto inaspettato, si è distaccata dal percorso di carriera che era stato così evidentemente tracciato per lei: invece di perseguire la sua promettente carriera di pianista, è andata in tournée in tutto il mondo come tastierista con varie band. Solo dieci anni dopo torna alla musica classica, completando gli studi di pianoforte all’Università di Musica di Colonia con il massimo dei voti. A Lipsia si è esibita con solisti del Gewandhaus, della MDR Symphony Orchestra e della Sinfonia London, ha scoperto il suo amore per l’accompagnamento delle canzoni e ha ottenuto un successo in duo al Concorso Internazionale Grieg di Oslo prima che la sua strada la riportasse a Colonia, dove ha registrato, tra l’altro, il suo primo album Kaleidoscope of Life. Carmen Stefanescu afferma: La buona musica tocca l’anima, indipendentemente dal genere a cui appartiene: “La mia anima è toccata da Debussy, Poulenc, Brahms e Chopin, ma anche da Chick Corea e Bill Evans”. Il programma dell’album “è pieno della mia vita”, afferma il pianista in un’intervista con Robert Nemeczek; perché tutte le canzoni sono associate a una storia molto personale.
