Finalmente è possibile consegnare al pubblico la prima registrazione monografica dedicata
a Giuseppe Unia, che negli anni Sessanta dell’Ottocento poté fregiarsi del titolo «pianista
compositore di Corte di S.M. Il Re d’Italia», analogamente al suo più noto collega Hans von
Bülow, pianista di corte di Ludwig ii di Baviera, ed al suo amico Alfred Jaëll, pianista del Re
di Hannover. Giuseppe Antonio Unia è uno dei numerosi musicisti italiani che la storia -o
per meglio dire- il tempo- ha separato da noi con il velo sottile dell’oblio. Eppure le oltre
duecento pubblicazioni per case editrici come Ricordi, Canti e Vismara testimoniano un
successo notevole e le dediche delle sue composizioni narrano di amicizie importanti, sul
piano sociale come su quello artistico. I pianisti Massimiliano Génot e Andrea Vigna
Taglianti propongono un’accurata selezione delle opere pianistiche di Unia, che riflettono
appieno lo stile e il gusto musicale dell’Europa della sua epoca, del quale egli fu profondo
conoscitore grazie alle numerose frequentazioni artistiche viennesi, parigine ed italiane.
1. Grande Fantaisie pour piano seul sur l’Ernani de Verdi op. 43
2. Le diable boiteux – Grand galop diabolique pour piano op. 45
3. Il Vessillo d’amore Valzer op. 57
4. Pensiero fuggitivo op. 72
5. Notturno Patetico op. 111
6. Casta Diva Norma da La pluie des fleurs op. 117
7. La Cloche du village, nocturne sentimental op. 126
8. Barcarolle Célèbre de C.M.Weber op. 133
9. Passeggiata sul lago d’Orta, Barcarola Notturno op. 135
10. Lowely, Redowa Capricieuse op. 157
11. Marcia Funebre op. 158
«Una lagrima sulla tomba del Conte C. Leopardi»
12. Divertimento brillante sull’opera Marta di Flotow op. 160