VENETIKO REBETIKO
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Venetiko Rebetiko trae spunto dal lavoro di traduzione e rielaborazione di alcuni brani di quel peculiare movimento musicale greco sorto agli inizi del ventesimo secolo, denominato Rebetiko. La musica rebetika, il “blues greco”, è straordinariamente ricca perché raccoglie in sè elementi di contaminazione musicale eterogenei, sia nelle strutture musicali che nei testi. È la musica dei profughi greci di Smirne e Costantinopoli che, dopo la cosiddetta “Catastrofe” del 1922, quando Grecia e Turchia fecero uno scambio scellerato di popolazioni dai territori limitrofi, si riversarono nei sobborghi del Pireo e di Salonicco. È la musica di questi emigranti emarginati che si riversano per le strade di un paese, la Grecia, povero e impreparato socialmente e culturalmente a prestare accoglienza a questa ondata migratoria. Il parallelismo è evidente con la vicenda dei profughi istriani in Italia dopo il 1945. Il Rebetiko è la musica dei bassifondi e i temi cari ai rebetes e alle rebetisse (il panorama degli artisti rebetici raggiunge anzitempo una certa parità di genere) sono riflesso di quel mondo con tratti fortemente libertini e bohémien. Gli avvenimenti storici succeduti alla crisi del 1922 in Grecia ostacoleranno nel periodo di massima diffusione e successo di questo genere musicale e la sua stessa sopravvivenza. La dittatura di Metaxas del 1936 mette fuori legge la musica rebetika considerata immorale nei contenuti ed oltretutto etnicamente impura e ne arresta gli interpreti. L’occupazione nazista del 1942 e il regime dei colonnelli del 1967 daranno il definitivo colpo di grazia al movimento. Il recupero nei successivi anni Settanta fino ai giorni nostri di questa tradizione è avvenuto, si può dire, per assimilazione simbolica in chiave politica alle idee libertarie contro le dittature. Nel disco Venetiko Rebetiko Giovanni Dell’Olivo e i suoi “rebetes” del Collettivo di Lagunaria, propongono un’antologia di brani rebetici tradotti e ricontestualizzati di maestri del calibro di Markos Vanvakaris, Antonis Delias, Vassilis Tsitsanis, Vassilis Perpiniadis, Marika Papaghika. A fare da contraltare a questa produzione mediorientale il disco contiene una miscellanea di canzoni originali di Giovanni Dell’Olivo con un unico tema conduttore legato al Mare, alle Città d’Acqua, e al rapporto fra Venezia e le culture del Mediterraneo.
01. So’nda Su Una Barca Nova02. La Gibigiana03. Frangosiriani (Ragazzina Di Città)04. Notturno Solido05. Ta Ziliarika’ Sou Matia (Ballata Di Incorrisposto Amor)06. I Skia Mou Ke Ego (Solo Un’Ombra Nel Buio)07. Ta Nea Tis Alexandra (L’Odissea Di Alessandra)08. Sento09. Notturno Liquido10. Il Naufragio Visto Dalla Riva11. Venetikorebetiko (Soura Ke Mastoura)