Lavorando in un’era prima delle sovvenzioni dell’Arts Council, della sponsorizzazione pubblica, delle royalties di registrazione e degli accordi editoriali a lungo termine, Elgar ha dovuto scrivere a richiesta del pubblico e tanto quanto per la soddisfazione personale. Lo sforzo
richiesto per le sue opere su larga scala si rifletteva raramente in entrate redditizie, quindi scrivere canzoni poteva essere un modo utile per guadagnare denaro. L’Inghilterra del tempo di Elgar prediligeva le ballate popolari, cantate da cantanti famosi. Questi sono stati poi venduti come spartiti, il nome del cantante blasonato in copertina, per spettacoli tenuti in case borghesi. C’era poca richiesta per lunghi cicli di canzoni, o recital di canzoni costituiti interamente da un repertorio “serio” nella tradizione tedesca. Di conseguenza, le canzoni di Elgar sono spesso opere individuali, a volte adattando opere strumentali in canzoni (come “Land of Hope and Glory”) quando si presentavano le opportunità commerciali. Elgar scelse anche una poesia che fosse popolare e diretta, piuttosto che basarsi sui capolavori classici consolidati. Queste canzoni sono state poi trasposte in numerose chiavi per consentire l’esecuzione di qualsiasi tipo di voce, progettate per un appeal di massa e vendite redditizie. Al suo debutto con Chandos, Julia Sitkovetsky è un soprano di coloratura lirico-drammatica britannico-americano con una fiorente ed entusiasmante carriera internazionale. Dopo essersi formata alla Guildhall School of Music and Drama, ha fatto il suo debutto operistico professionale all’età di sedici anni, al Glyndebourne Festival Opera e all’English National Opera. Da allora, è apparsa in tutta Europa. Nella stagione 2021/2022 tornerà a Semperoper Dresden con il suo ruolo distintivo, Queen of the Night, con il quale debutterà anche alla Komische Oper di Berlino. Con Roger Vignoles, Julia Sitkovetsky ha tenuto recital alla Wigmore Hall e allo Snape Maltings. Nell’estate del 2021, con suo padre, Dimitry Sitkovetsky, ha eseguito brani di Shostakovich all’Internationale Schostakowitsch Tage Gohrisch di Dresda.
01-05. Sea Pictures, Op. 37 (1897 – 99)
06-10. From ‘Sieben Lieder’ (1887 – 94)
11-12. Two Songs, Op. 60 (1909 – 10)
13. Pleading, Op. 48 (1908)
14. The Muleteer’s Serenade (1894)
15. The Self Banished (c. 1875)
16. Speak, Music!, Op. 41 No. 2 (1902)
17. After, Op. 31 No. 1 (1895)
18. In Moonlight (1904)
premiere recording in version with piano
19. When the spring comes round (1915)
premiere recording in this version
20. Pansies (1900)
