AFGHAN RUBAB WITH SONGBIRDS
€15,22
Disponibile
Un CD particolare che presenta le registrazioni di uno dei più grandi maestri di rubab afgano: USTAD RAHIM KHUSHNAWAZ, effettuate nella sua casa di Herat, (Afghanistan Occidentale) da Veronica Doubleday, sua amica e studiosa di canto, in occasione di un suo soggiorno nel 1994 quando si recò presso di lui per conoscere e studiare alcuni canti tradizionali del repertorio di Herat. Il rubab è lo strumento nazionale dell’Afghanistan. Attraverso queste registrazioni si respira la piacevole atmosfera rilassata della casa di Rahim, con la sua musica, i suoni dei suoi figli, il mormorio occasionale di conversazioni sussurrate e, in particolare, il canto armonioso dei suoi due canarini. Il canto degli uccelli è molto apprezzato in Afghanistan e queste registrazioni uniche offrono un’occasione privilegiata di partecipare alla straordinaria interazione espressiva venutasi a creare fra il maestro di rubab e il canto dei suoi uccelli. Le 12 tracce del CD presentano versioni strumentali di canzoni popolari tradizionali degli anni ’50-’70, in puro stile Herati; alcuni brani sono per rubab solo, mentre in altri è accompagnato dalle percussioni suonate da musicisti professionisti, che si recavano in visita alla sua casa. Il CD contiene un libretto, in inglese, di 16 pagine che presenta dettagliatamente brani e musicisti. Superato l’iniziale effetto di straniamento, l’ascoltatore può immergersi nell’atmosfera particolare di una casa afgana negli anni precedenti il regime talebano e comprendere a fondo quale fosse, a quei tempi, la serenità che caratterizzava la vita di quei luoghi.
Ustad RAHIM KHUSHNAWAZ (1947-2011) proveniva da una famiglia di musicisti professionisti della città di Herat. Il nonno paterno era suonatore di tabla ed il padre, Ustad Amir Jan Khushnawaz, un cantante molto importante. Rivelatosi un talento eccezionale fin dalla tenera età, ben presto Rahim venne ufficialmente riconosciuto come il miglior suonatore di Rubab in Herat. Il suo stile tipicamente lirico e meditativo rifletteva la sua natura sensibile e modesta e ancor più l’amore per la tradizione musicale popolare della sua città. Nel 1995 Rahim fece il suo debutto europeo al Theatre de la Ville di Parigi. Successivamente, con l’avvento della rigida censura musicale sotto il regime dei talebani, fu costretto ad emigrare a Meshhed, nell’Iran orientale, diventando immediatamente una figura di rilievo nella scena musicale locale. Tuttavia, nonostante la non facile situazione afgana, decise di ritornare nel suo Paese desiderando vivere i suoi ultimi anni nella sua città natale, l’amata Herat, tornando ad occupare la vecchia casa vicina alla grande moschea cittadina. Da insegnante generoso e disponibile quale era, riceveva i suoi studenti in una piccola stanza al piano superiore della casa. Fino agli ultimi giorni prima della morte, dopo aver dedicato la vita interamente alla musica, anche se debole e malato, ha continuato a suonare in occasione di matrimoni
1. Rag Shivaranjani 07.21
2. Asadullah Jan (Dear Asadullah) 05.22
3. Be nok-e panjeh mirawi (On tiptoe, you go) 05.03
4.Mahmud-e Ghaznawi (Mahmud of Ghazni) 03.24
5. Peimaneh bedeh (Give me the goblet) 05.03
6. Rag Talang 12.14
7. Saqi por kon saghar-e mei (Cupbearer, fill the wine-cup!) 07.45
8. Dar daman-e sahra am (I’m on the edge of the desert) 02.54
9. Bolbol ze tu amukhteh shirin sokhanira (From you the nightingale learnt to sing so sweetly) 05.28
10. Beshnau az ney (Listen to the reed-flute) 04.44
11. Atan 04.53
12. Ambient sound of birds 0.38