AFROCENTRADELIC

Pianista, organista e compositore pugliese, classe 1972, Michele Papadia ha ben presto affiancato agli studi classici quelli sulla musica afroamericana prima come autodidatta, poi con Luca Flores, Mauro Grossi, Enrico Pieranunzi e Franco D’Andrea. In “Afrocentradelic”, il suo ultimo lavoro pubblicato dalla Picanto Records, Michele Papadia è accompagnato da alcun dei migliori talenti della nuova scena del jazz italiano. Oltre al sassofonista Francesco Bearzatti e al batterista Fabio Accardi, che formano con Papadia le fondamenta di questo album, troviamo infatti il batterista Giovanni Giorgi, il percussionista Ettore Bonafè e, come ospite speciale, il trombonista Gianluca Petrella. Una formazione da altissimo livello quindi, che ha permesso a Michele Papadia di dare libero sfogo alla sua creatività e al suo talento in quindici composizioni che portano tutte la sua firma, come autore o coautore. Lo strumento principe di Papadia è l’organo e quindi il confronto con l’eredità musicale degli anni Settanta è inevitabile. Ma Papadia cerca con successo una strada per svecchiare quel patrimonio sonoro e, sulla scia di altri colleghi come ad esempio John Medeski del trio Medesky Martin & Wood, dare al suo strumento un nuovo ruolo e una nuova vitalità.