Il termine “Toccata” si riferisce a una composizione strumentale con un massimo di virtuosismo e una forma libera. In genere è destinato, secondo i diversi periodi musicali, ad essere suonato con il liuto, l’organo, il clavicembalo o il pianoforte. La sua funzione introduttiva e lo stile caratteristico dell’improvvisazione ne fecero una forma libera dove coesistevano brani brillantemente virtuosistici con altri più meditativi o strettamente polifonici. La parola toccata compare per la prima volta in una pubblicazione del 1536 in una raccolta italiana di musica per liuto. Non è stato fino al 1590, tuttavia, che il termine è entrato in un uso più generale per descrivere pezzi per tastiera che richiedevano una destrezza nell’esecuzione che coinvolgeva sequenze e arpeggi.
Andrea Gabrieli (c.1520-1586) e Claudio Merulo (1533-1604) sono generalmente citati come gli autori delle prime “Toccate”. In particolare Frescobaldi (1583-1643) elevò al culmine la “Toccata” prima di Johann Sebastian Bach