Ci sono momenti in un cui un interprete si identifica con l’autore che interpreta ad un tale punto che persino il titolo diventa parte stessa di una descrizione di un album, è il caso di questo One Man Band, album d’esordio folgorante del sassofonista Marco Mancini. Come prima esperienza Mancini si fa orchestra e gruppo ed affronta uno dei repertorio più impervi per virtuosismo e mimeticità sonora come quello di Barry Cockroft arrivando letteralmente a confondersi con il titolo scelto e proponendo un’esperienza in cui un singolo strumento, senza interferenze esterne o di altro tipo, diventa e si reinventa gruppo musicale.
01. Ku Ku, for Solo Soprano Saxophone
02. Black & Blue, for Solo Alto Saxophone
03. Foreign, for Solo Saxophone
04. Gorge, for Solo Alto Saxophone
05.-16 Zodiac, for Solo Saxophone
17. Beat Me, for Solo Tenor Saxophone
18. Salamanca, for Solo Alto Saxophone
19. Bo, for Solo Tenor Saxophone
20. Rock Me!, for Solo Saxophone