La Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore in Bologna costituisce un gruppo vocale e
strumentale dedito alla valorizzazione del patrimonio inedito di quei tesori nascosti negli archivi
musicali ancora inesplorati. Dopo le opere sacre di Ippolito Ghezzi (tc.650790 e tc.650770) di
Pirro Capacelli Albergati (tc.660102), e del Seicento napoletano ‘spagnoleggiante’ (tc.640001), la
compagine diretta da Roberto Cascio affronta il genere dell’intermezzo buffo settecentesco, che
tanta fortuna ebbe nella sua epoca presso i compositori di genere teatrale, per giungere poi fino ai
giorni nostri sulla scia dell’immortale Serva Padrona di Giovanni Battista Pergolesi (tc. 711603/
04/06). I due intermezzi qui proposti sono Palandrana e Zamberlucco di Alessandro Scarlatti,
capostipite proprio di quella scuola napoletana del Settecento nella quale crescerà anche Pergolesi,
e Selvaggia e Dameta, di anonimo. Entrambe le opere sono incentrate su comiche baruffe amorose
interpretate da due personaggi portati in scena dalle parti vocali di un contralto e un basso.
ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725)
Intermezzi fra Palandrana vecchia vedova e Zamberlucco giovine da bravo
1. Atto I [14:05]
2. Atto II [16:49]
3. Atto III [10:34]
ANONIMO (XVIII sec.)
Selvaggia e Dameta
4. Atto I [7:54]
5. Atto II [13:59]