BEAMO [2 LP]

Nel luglio 2004, quando Leszek Możdżer, Lars Danielsson e Zohar Fresco si esibirono insieme per la prima volta a Varsavia, pochi avrebbero potuto prevedere che questo trio si sarebbe evoluto in una delle formazioni più durature e celebrate del jazz. Ora, 20 anni dopo, tornano con “Beamo”, un album che non solo riafferma la loro maestria, ma apre anche un nuovo audace capitolo della loro storia musicale. Il cuore di “Beamo” è uno straordinario esperimento di tonalità. Leszek Możdżer ridefinisce le convenzioni stabilite da maestri del XVII e XVIII secolo come Bach e Rameau, liberandosi dal sistema del temperamento equabile, che divide l’ottava in 12 intervalli uguali. Sebbene questo sistema abbia dominato la musica per secoli, Możdżer ne sfida i limiti, descrivendolo come “una dolorosa pixelatura della musica, ridotta a dodici toni obbligatori”. Per “Beamo”, Możdżer impiega tre pianoforti a coda con accordature uniche: una con lo standard moderno di A = 440 Hz, una con A = 432 Hz e una terza con un’accordatura decafonica, che divide l’ottava in 10 intervalli uguali. Questo approccio non abbandona la tonalità, ma la rimodella, creando un’instabilità tonale intrigante e profondamente bella. Lars Danielsson naviga magistralmente in questo nuovo paesaggio sonoro, intrecciando queste tonalità distinte con la voce profonda e risonante del suo contrabbasso. La sua genialità improvvisativa si evidenzia ulteriormente quando suona la viola da gamba in brani come “Decaphonesca”, adattandone i tasti per allinearsi all’accordatura decafonica. Nel frattempo, Zohar Fresco fornisce una base ritmica di straordinaria profondità e complessità, con le sue percussioni che brillano di dettagli intricati che formano un mondo a sé stante.