Questo secondo album della Da Vinci Publishing esplora alcune tra le più famose e significative sonate per violino e pianoforte di Beethoven, rappresentazioni di un percorso spirituale del compositore parallelo alle sonate per pianoforte. Beethoven, oltre che virtuoso della tastiera, era anche un abile violinista, desideroso di sperimentare e trovare nuove soluzioni tecniche, non esitava a uscire dal tracciato delle composizioni cameristiche del tempo. Trasformava la musica in un dovere morale, una forza travolgente nel dialogo fra due tra gli strumenti principi del romanticismo. Tutto questo è perfettamente presente nell’interpretazione di Yulia Berinskaya e Stefano Ligoratti che ancora più che nel primo volume, nell’affrontare assoluti capisaldi come la Sonate “Kreutzer” o “Primavera”, riescono a scalare queste montagne, prendendo quel dialogo beethoveniano ed impadronendosene per portarlo su un piano totalmente personale che se pur non disdegna di guardare ai modelli passati, stabilisce un proprio primato e modello a sua volta cui riferirsi.
