BLACK MACHINE

Black Machine è il primo lavoro proposto dall’etichetta Gregory’s Jazz Records. Tratto da una registrazione effettuata il 1° giugno del 2005 al Gregory’s, il mitico jazz club romano, vede come protagonisti Massimo D’Avola (sax tenore), Pietro Lussu (piano), Giorgio Rosciglione (contrabbasso) e Gegè Munari (batteria). Vincitore del prestigioso Premio Massimo Urbani, Massimo D’Avola vanta già numerose collaborazioni (Steve Grosmann, Tony Scott, Yusef Lateef Giorgio Rosciglione, Lino Patrono, Gianni Basso, Agostino di Giorgio, Bob Mover, Gianni Sanjust, Tony Castellana, Gegè Munari, Carlo Atti, Cinzia Gizzi, Valery Ponomarev, David “Bubba” Brooks, Bill Saxtone, Tullio De Piscopo, Cliff Barbaro, Ralph Lalama, Dado Moroni, Tom Kirkpatrick, Bobby Durham). Black Machine è un’ulteriore conferma del momento d’oro che sta attraversando il jazz italiano. Incontestabile la qualità dei musicisti e le loro scelte artistiche; una parte della track list presenta delle composizioni dello stesso D’Avola (Black Machine, Homus, Sicily Waltz,), mentre il resto prevede l’elaborazione di brani diametralmente opposti, come “Cherokee” e “Roma nun fa’ la stupida stasera”, ma allo stesso tempo legati da un comune denominatore: l’originalità e gli arrangiamenti di un quartetto che sa imporre un proprio sound immediatamente riconoscibile.