Cosa hanno in comune due nazioni come il Portogallo e la Russia? Un sottilissimo fil-rouge tessuto dall’abile mano di un inesauribile narratore come Arrigo Cappelletti, qui al suo primo disco all’interno di un progetto classico, che esplora attraverso il proprio vissuto personale e l’amore per queste due realtà la malinconia nei suoi molteplici aspetti. Con discrezione e delicatezza affida le sue liriche da camera a due voci come Maria Anadon e Polina Runovskaya e le intesse del proprio mondo che, innervato nel mondo jazz si nutre in modo onnivoro dei sentimenti e delle suggestioni provenienti dal Novecento colto ed attraversa senza soluzione di continuità più visioni sonore sintetizzandole in un proprio pensiero personale che riesce nel difficilissimo tentativo di sposare stili e generi da alcuni ancora erroneamente percepiti come distanti e divisi.
01. Os tetéus
02. Esse homem que vai sózinho
03. Através do teu coração
04. Branco e vermelho
05. Tristes mãos longas e lindas
06. Amo tracinho te
07. Quando minha mão se alastra
08. Noci
09. Val’s
10. Posvyashcheniye na knige
11. I postup’ i golos u vremeni tishe
12. Venetsiya
13. Tolko raz