COSÌ CANTERÒ TRA VENT’ANNI

“Così canterò tra vent’anni” raccoglie gran parte delle canzoni che ho scritto negli ultimi 4 anni. Ho voluto racchiudere tutti i sentimenti di questi ultimi anni, personali e del Paese in cui viviamo. Come sempre, i testi e le musiche sono miei, ma tutta l’idea nasce insieme a Matteo Alparone (bassista) e Edoardo Petretti (pianista, fisarmonicista, che ha anche arrangiato tutti brani), e con la collaborazione di tanti amici vecchi e nuovi incontrati e conosciuti in questi anni, in primis Edoardo de Angelis produttore artistico di questo disco. Edoardo De Angelis; quest’ultimo ci ha dato la possibilità di conoscere Helikonia, etichetta romana molto attenta alla realtà della musica d’autore Italiana, troppe volte nascosta e gettata nel dimenticatoio. Sono felice ed orgoglioso di ufficializzare 2 nomi molto importanti che hanno aderito con la loro collaborazione artistica a questo nostro lavoro: Paolo Giovenchi (chitarrista di Francesco De Gregori) che con la sua chitarra ha rivoluzionato i brani “Invisibili” e “Abbiamo noi il potere” e il mitico Freak Antoni (degli Skiantos) nei panni di un mio ipotetico figlio nella canzone che dà il titolo all’album: “Così canterò tra vent’anni”. Ho deciso di dare questo titolo fondamentalmente per 2 motivi: 1. Mi sembrava un modo per sottolineare il bisogno di una mia coerenza artistica rivolta al futuro; 2. Mi sono voluto immaginare tra vent’anni. La scena si consuma nella mia ipotetica futura casa: Mia moglie che lava i piatti e che infastidita continua a dirmi che devo trovarmi un lavoro e mio figlio (Freak Antoni) che mentendo spudoratamente mi dice che devo continuare e insistere nonostante tutto (probabilmente per un suo perverso desiderio di divertirsi..) Una visione amara, triste ma al tempo stesso quasi esilarante, soprattutto grazie alla genialità del caro Freak. E’ un modo anche per non prendersi troppo sul serio, soprattutto al giorno d’oggi dove la musica spesso viene vista quasi come uno sport estremo in cui tutto deve essere svolto alla perfezione senza avere cura del messaggio e delle parole.
Simone Avincola