EN EL AIRE

Il giovane musicista cubano Alain Perez sta scrivendo un nuovo capitolo nella storia musicale della sua terra natale miscelandone le variegate tradizioni culturali con le nuove influenze del jazz contemporaneo. Artista poliedrico (bassista, pianista, percussionista, cantante, compositore e arrangiatore), Perez si è costruito negli ultimi anni un ruolo rilevante nell’ambito della musica cubana e non solo, lavorando al fianco di artisti del calibro di Paco de Lucia, Jerry Gonzalez, Celia Cruz e Habana Abierta. Nato nel
1977 a Manaca Iznaga, una piccola città nella provincia di Santi Spiritus, Perez ha iniziato a suonare fin da bambino. Nel 1988 si è iscritto al Conservatorio de Música Saumell Manuel de Cienfuegos prendendo lezioni di chitarra classica e pianoforte. Cinque anni più tardi, si è trasferito a L’Avana, dove ha continuato i suoi studi di chitarra presso la prestigiosa Escuela Nacional de Arte. Ben presto ha iniziato a dedicarsi al basso e a soli 17 anni è entrato a far parte di uno dei principali gruppi latin jazz cubani, Irakere, guidato dal pianista Chucho Valdes. Dopo poco Perez si è trasferito in Spagna dove è entrato in contatto con la tradizione flamenco e ha iniziato a lavorare con artisti come Nino Josele, Enrique Morente, Javier Limón e Paco de Lucia. In questo suo album intitolato “Su En El Aire”, Perez si focalizza sullo stile latin jazz che ha segnato la sua formazione. Perez mette inoltre in luce le sue straordinarie doti sul basso elettrico, uno strumento di rado utilizzato in qualità di voce solista nell’ambito del latin jazz. L’influenza di Jaco Pastorius, Victor Wooten, Stanley Clarke e altri giganti della storia del basso elettrico, è evidente nello stile di Perez che comunque riesce a costruire una propria voce distintiva e originale.