Il titolo chiarisce la visione del compositore: assorbire i fenomeni naturali organici o utilizzare la letteratura interpretando quei fenomeni stabilendo parametri possibili, che possono poi essere trascritti in frequenze sonore e movimenti dinamici, che sono ciò che usa nelle sue opere. Tutto basato sulla necessità di trovare un modo per liberarsi dell’influenza accademica troppo generalizzata e con lo scopo di sottolineare la sua convinzione, che la creazione nasce dalle esperienze sensoriali e personali che si subiscono nella cornice socioculturale che contiene la vita.
1. Zum greifen Nah… (2006), for Mezzo-Soprano and Ensemble
2. Descuajeringado I (1997), for Clarinet solo
3. Indómito (2002), for Alto, Clarinet, Piano, Violin and Cello
4. Firmamento estelar II (2016), for Choir, Ensemble & Video-projection
5. Radio(a)fonia II (2006)
6. Esto ya lo toqué mañana, (2014)