GROOVE CONNECTION
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“Jakob Manz ti sorprenderà sempre”, afferma il tastierista Roberto Di Gioia, che ha prodotto l’album del ventunenne insieme a Siggi Loch. “È risaputo che Jakob sa suonare il sassofono incredibilmente bene, e anche che può portarlo in quasi tutte le direzioni immaginabili del jazz moderno. Ciò che è meno apprezzato è quanto suoni autentico quando suona soul, funk e rhythm ‘n’ blues”. E Loch commenta: “Per me è nella tradizione di grandi sassofonisti come Lou Donaldson, David Sanborn (il suo eroe) e anche Klaus Doldinger e la sua band Passport. Tutti questi sono musicisti che hanno trovato il loro suono caratteristico su una base di jazz, che hanno combinato con il soul e il blues, e con esso hanno avuto successo in tutto il mondo”.
“Groove Connection” offre un primo piano di quelli che sono probabilmente i più grandi punti di forza di Jakob Manz: la capacità di affascinare e deliziare un pubblico con melodie piene di sentimento, i suoi assoli incisivi e il suo infallibile senso del ritmo. Questa rarissima combinazione di qualità è stato il punto di partenza a cui i produttori hanno aggiunto una line-up internazionale di alto livello. La prima scelta per sostenere la band dal basso fu l’americano Tim Lefebvre, un’autorità nel suo strumento e collaboratore di artisti diversi come David Bowie, Wayne Krantz, Tedeschi Trucks Band e Michael Wollny. Un groove stiloso viene dalla batteria, e dallo svedese Per Lindvall in particolare. La sua gamma di crediti include l’appartenenza alla prima Nils Landgren Funk Unit e anche l’essere stato batterista degli ABBA. Bruno Müller, uno dei chitarristi di sessione tedeschi più ricercati, aggiunge un funk saporito. La trombonista svedese Karin Hammar crea una controparte più delicata del brillante sassofono contralto di Manz. Ci sono anche apparizioni come ospiti del chitarrista Nguyên Lê, del trombettista Paolo Fresu e dello speaker Mark Harrington. Jakob Manz afferma che per lui è importante suonare il suo sassofono contralto in un modo che riempia la stanza, ma allo stesso tempo raggiunga ogni singolo ascoltatore con franchezza e immediatezza. E non c’è dubbio: ci riesce a pieni voti, che sia in un club, in una grande sala da concerto, sul palco di un festival… o addirittura ovunque l’ascoltatore possa sentire “Groove Connection”.
01. Jazz Is a Spirit
02. Little Lucy
03. Wade in the Water
04. Soul Tiger
05. Teacher Bleacher
06. I Look To You
07. Neon Yellow
08. Groove Connection
09. Minor Bell
10. Dancing on the Ceiling
11. Soul Good Man
12. Easy on Me
13. When the Party’s Over